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Politica - Sussurri e grida dalla direzione provinciale del Pd - Nessuna donna per la Regione
Passa la linea Fioroni - Parroncini
di Giuseppe Ferlicca
Viterbo - 10 febbraio 2010 - ore 7,00

Angelo Allegrini
- Il Partito democratico ha i suoi candidati alla Regione. Li ha scelti ieri sera la direzione provinciale

Sono Giuseppe Parroncini, con il via libera alla deroga per il terzo mandato, Enrico Panunzi (in zona Bersani) e Angelo Cappelli (area Franceschini).

Il documento con le nomination è stato approvato con 28 sì, tre no e sette astenuti.

In pratica è passato l'asse Fioroni – Parroncini, con gli sposettiani, che seppure contrari su alcuni punti, come l'espressione di tre candidati uomini e il riferimento a Mazzoli come candidato naturale in Provincia, ha optato per la linea morbida. Astensione (tranne un paio di sì). Adesso l'ultima parola spetta a Roma.

Restano fuori dalla scelta, le donne. Per loro, il documento approvato prevede una compensazione nelle liste per le provinciali. Ce ne saranno dodici su 24 collegi. Ma qualcuno ha parlato anche di un possibile candidato rosa nel listo del presidente in Regione.

Altre indicazioni che riguardano la Provincia sono sul profilo dei candidati: valorizzare quelli uscenti.

Mentre per la presidenza ieri è circolato un documento in cui si facevano i nomi di Lucia Catanesi e Tolmino Piazzai. Ma tra i papabili ci sono anche Marcello Mariani e Bengasi Battisti. La linea di un viterbese doc sembra essersi arenata definitivamente.

La riunione è scivolata via in gran parte abbastanza tranquilla, tranne qualche momento in cui gli animi si sono scaldati.

Come il battibecco tra Giulia Arcangeli e Beno Salvatori. Tema il Giovanni XXIII. O sulle quote rosa. Qualche democratica non ha gradito. E per solidarietà, anche un democratico a fine seduta ha rincarato la dose. Uscendo ha così condensato il suo pensiero: ”Adesso le trovate voi dodici donne nei collegi. Tanto che v'importa, la Provincia è persa”. Rosa shocking.

E sempre sulla stessa tonalità di colore, ma giusto un po' meno accesa, Sandro Mancinelli a proposito delle candidature al femminile per la Provincia ha fatto notare: “Adesso voglio vedere se avete il coraggio di non candidare Lina Novelli nel collegio di Montalto”.

La diretta interessata sentitamente ringrazia. Al momento del voto ha detto sì.

In generale, però, i decibel dalle parti di via Cardarelli sono rimasti sotto controllo. Nella sala riunioni, assolutamente off limits alla stampa, si discuteva. Democraticamente a porte aperte, così che il cronista potesse raccogliere qualche frase qua e la, ma chiusa nei momenti cruciali.

Quando si è arrivati al momento del voto o quando ha dovuto prendere la parola il presidente Egidi. Annunciando l'astensione.

Pare che abbia fatto un discorso convincente. Il ragazzo sta crescendo, s'è lasciato sfuggire un democratico, ma di fede non sposettiana. Chissà se il diretto interessato lo prenderà come un complimento.

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