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L'assessore Giuseppe Parroncini dopo il via libera del governo sul ritorno al nucleare
"Sul nostro territorio in arrivo un vero scempio"
Viterbo - 10 febbraio 2010 - ore 13,50

Giuseppe Parroncini
- “Sul nostro territorio stanno preparando un vero e proprio scempio”.

Così l’assessore agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti della Regione Lazio, Giuseppe Parroncini, dopo che il consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo che disciplina il ritorno al nucleare.

“Il provvedimento – dice Parroncini – è l’ultimo atto di una presa in giro nei confronti dei cittadini, soprattutto quelli dell’area di Montalto di Castro, in provincia di Viterbo, dove appare certa la realizzazione della centrale nucleare numero uno in Italia, proprio laddove esiste la più grande centrale fotovoltaica del nostro Paese e il totale della potenza installata, insieme a quella della vicina Civitavecchia, è pari al 15 per cento del fabbisogno nazionale”.

Nei giorni scorsi si sono delineate una serie di situazioni paradossali, che oggi hanno raggiunto il culmine. L’assessore regionale le riassume così.

“Il Governo in merito all’individuazione dei siti scarica le proprie responsabilità sulle imprese, delegate alla scelta e a chiedere le autorizzazioni; per quanto riguarda i lavori, essendo la tecnologia francese, alle aziende italiane non resta che la manodopera, quindi nessun beneficio.

Per stessa ammissione del ministro Claudio Scajola non sappiamo neanche quanto verrà a costare l’energia; ogni decisione verrà presa calpestando il volere delle popolazioni locali; viene totalmente ignorata la volontà delle Regioni che in varie forme si sono espresse contro il ritorno all’atomo, compreso il Lazio, che raccogliendo l’appello di Legambiente, Wwf e Greenpeace Italia ha presentato ricorso alla Corte costituzionale contro il ddl sviluppo e ha puntato sulle energie rinnovabili.

Nonostante il parere negativo della Conferenza delle Regioni espresso lo scorso 27 gennaio il consiglio dei ministri ha proceduto come un caterpillar, avvalendosi addirittura della decretazione d’urgenza per bypassare il parere della Conferenza unificata Stato-Regioni, che verrà acquisita solo in seguito.

Mi sembra che un iter più arrogante e peggiore di questo sia difficile solo immaginarlo. Per ribadire il no al nucleare, domenica 21 a Montalto di Castro parteciperò a una grande iniziativa, alle 17 al complesso Le Masse di San Sisto”.

“Se questa è la trasparenza che oggi Scajola sta propagandando – aggiunge Parroncini – ogni commento sembra superfluo. Il ministro pretende anche di farci credere che popolazioni e istituzioni verranno coinvolte nelle fasi decisionali.

Impresa durissima, visto che hanno già stabilito tutto. Su una cosa sono però totalmente d’accordo con un illustre esponente del Governo, che ha detto no alle centrali in Veneto: secondo il ministro Luca Zaia la Regione avrebbe già dato perché nel futuro immediato c’è la riconversione a carbone della centrale di Porto Tolle.

Facciamo quindi nostre le sue parole, aggiungendo solo che noi la centrale a carbone ce l’abbiamo già da un pezzo. E’ a Civitavecchia, proprio a un passo da Montalto di Castro”.

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