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Diletta Alessandrelli (Pdl) critica il Comune per non aver organizzato manifestazioni di ricordo
"Tarquinia si è dimenticata della vittime delle foibe"
Viterbo - 12 febbraio 2010 - ore 17,00

Riceviamo e pubblichiamo
- A Tarquinia è un’altra storia. In tutta Italia il 10 febbraio ci si stringe intorno al dolore e alla tragedia che ha colpito migliaia di nostri connazionali nelle terre d’Istria, Fiume e Dalmazia, ma la nostra amministrazione comunale preferisce ripetere gli errori del passato in un’assordante silenzio, colpa ancor più grave se si considera che tale ricorrenza è stata istituita da una legge dello stato, la legge 92 del 30 maggio 2004

Il giorno del Ricordo è una solennità civile decretata al fine di conservare e rinnovare la memoria degli italiani e di tutte le vittime delle foibe e del grande esodo degli abitanti istriani, di Fiume e della costa dalmata dalle loro terre nel secondo dopoguerra e delle complesse vicende del confine orientale, mentre è piuttosto chiaro che per l’amministrazione comunale gli esuli e gli infoibati rappresentino invece delle vittime di serie B, quando non un vero e proprio fastidio.

Fortunatamente i tarquiniesi si sono dimostrati più civili dei loro amministratori ed hanno partecipato alla fiaccolata organizzata dal comitato "10 Febbraio" in collaborazione con il Comune di Viterbo, segno inequivocabile che nonostante gli atteggiamenti negazionisti di certa politica i cittadini hanno a cuore la tragedia subita dagli italiani del confine orientale.                                          

Auspico che si provveda nei prossimi giorni a sopperire a tale mancanza, magari rendendo omaggio alle vittime delle atrocità titine direttamente nella toponomastica cittadina e intitolando una strada, una piazza o un parco ai martiri delle Foibe, perché continuare ad ignorare le sofferenze dei propri connazionali e obliare la propria storia equivale a straziare ancora una volta l’intero popolo italiano” conclude Alessandrelli a nome del PdL Tarquiniese.

Diletta Alessandrelli (Pdl)

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