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Viterbo - Settimana innovativa al liceo scientifico
Gli studenti del Ruffini tra dibattiti e conferenze
Viterbo - 13 febbraio 2010 - ore 18,35

Riceviamo e pubblichiamo - Per il secondo anno consecutivo il noto istituto cittadino Paolo Ruffini ha confermato la volontà di coniugare le iniziative volte al recupero delle carenze rilevate nel profitto degli studenti (previste per legge) con attività finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa e allo sviluppo delle eccellenze.

Ha così dato vita a una complessa macchina organizzativa, volta alla realizzazione della duplice finalità, riservandole un’intera settimana in cui l’attività didattica ha subito una vera e propria “rivoluzione”.

Oltre ai normali interventi di recupero che si snodano per l’intero anno, ha dedicato agli studenti corsi intensivi in orario mattutino, puntando sul metodo della full immersion nelle discipline più ostiche (italiano, latino, matematica, lingue straniere), liberandoli dall’aggravio delle altre materie di studio e dei corsi pomeridiani, certamente disagevoli soprattutto per gli studenti fuori sede, e che mal si conciliano, sommandosi, con le normali attività didattiche mattutine che non segnano il passo proseguendo come da programma.

Contemporaneamente, grazie alla disponibilità del personale interno, delle autorità cittadine e di enti territoriali e nazionali, che hanno accettato di buon grado la collaborazione richiesta, ha offerto agli allievi una serie impressionante di iniziative volte alla conoscenza del territorio, all’approfondimento di tematiche culturali e ambientalistiche, o legate alle problematiche di educazione alla salute e alla legalità, impegno sociale, solidarietà, volontariato.

In tal modo, conferenze tenute da esperti Enea sui cambiamenti climatici e sulle fonti di energia alternativa o sugli Ogm si sono intervallate a incontri con il capo della squadra mobile e con tecnici della questura, della polizia provinciale, della polizia postale, dell’università.

Dibattiti su adozione internazionale, sfruttamento minorile e tutela dei minori si sono incrociati con interventi di associazioni impegnate nel volontariato, o nella tutela e conservazione dei beni archeologici e artistici del territorio, mentre tecnici della Asl hanno sensibilizzato i ragazzi più grandi sulla tematica della donazione degli organi e dei tessuti.

Visite guidate alla scoperta del patrimonio artistico e culturale della città e della Tuscia si sono susseguite per tutta la settimana, mentre gruppi più ristretti di studenti avevano il privilegio di visitare il laboratorio della Scientifica presso la Questura, la redazione di un giornale cittadino, l’Archivio di Stato, il Museo del Risorgimento di Roma.

Alcuni tra gli stessi insegnanti del liceo si sono “messi in gioco”, cogliendo l’opportunità di dare evidenza ad aspetti della loro professionalità solitamente lasciati in ombra. Questi gli argomenti delle conferenze da loro tenute: “La corretta alimentazione” (prof.ssa Benedetti), “Scienza nella letteratura: la figura del medico” e “La dieta di Galeno: l’alimentazione dei Romani” (prof. Crispino), “Processi di stregoneria in area viterbese” e “Luoghi e simboli del Risorgimento a Viterbo” (prof. Mancini), “Approfondimento sul Palazzo Farnese di Caprarola” (prof. Infantino), “Cosmogonie: il cielo tra Scienza e Mito” (proff. Viviani e Moncelsi).

E mentre all’interno della scuola fervevano le attività, per l’intera settimana i cittadini hanno fatto da spettatori allo sciamare dei ragazzi che, guidati dai docenti, hanno popolato vie e piazze, dalla sala regia di Palazzo dei Priori ai musei, dal duomo al centro medioevale fino a Prato Giardino e alla chiesa della Trinità, alla ricerca di angoli da disegnare, di luoghi da scoprire, o diretti ai grandi spazi per le conferenze messi a disposizione presso l’Amministrazione Provinciale e l’istituto Ipsia di Viterbo.

Va sottolineato che gli esperti, i conferenzieri, le autorità hanno spesso avuto parole di elogio per gli studenti, che si sono distinti per la correttezza nel comportamento, l’interesse nella partecipazione ai dibattiti, la pertinenza delle domande poste, la curiosità e l’entusiasmo, dimostrati anche dalle interviste cui li hanno sottoposti per poi redigere articoli da pubblicare nel giornale della scuola, corredati da immagini e servizi fotografici.

All’apprezzamento dimostrato dagli intervenuti la dirigenza del liceo “Ruffini” risponde con la più profonda gratitudine per la disponibilità, la cortesia, la collaborazione. Sicuramente si tratta di una “good practice” verso la quale hanno dimostrato grande interesse gli esperti del settore che puntano ad una disseminazione di tale esperienza sul territorio nazionale.

“Sicuramente - sottolinea la preside Maria Antonietta Bentivegna - grande merito dell’iniziativa va alla vicepreside Rossana Moncelsi, agli altri collaboratori Mirna Minelli e Claudia Falcioni, che hanno messo in moto una macchina organizzativa veramente complessa e a tutti quei docenti che, con la loro professionalità, disponibilità e collaborazione, hanno permesso la realizzazione di una simile straordinaria esperienza, supplendo a qualche manchevolezza che inevitabilmente emerge emerge in sistemi organizzativi così complessi”.

Dunque, non resta che attendere la terza edizione di questa settimana così vivacemente innovativa.

Liceo scientifico Ruffini

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