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Marcello Meroi
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- La fumata bianca non c'è stata. E nemmeno quella azzurra.
La direzione provinciale del Pdl chiamata a decidere sull'accordo in Provincia con l'Udc, ha rinviato a mercoledì ogni decisione.
Quattro ore di discussione, ieri sera, fra due diverse fazioni. Quelli del no a ogni costo, quelli del “sarebbe meglio trattare”. Per evitare spaccature, la decisione di rinviare.
Quelli del no hanno una speranza: niente Udc e un posto nel listino regionale, visto che la posizione di Gigli non è negoziabile con Roma.
In ogni caso, le due fazioni concordano sul candidato Marcello Meroi.
Fino a qualche settimana fa, erano tutti più o meno fatalisti circa il matrimonio con l'Udc. A far saltare i nervi a molti in zona ex Forza Italia, è stato il modo e la quantità delle richieste. Dalla vicepresidenza ai tre assessorati.
Ieri sera le due parti si sono incontrate. Anzi scontrate. Con Marcello Meroi a porre una domanda che gli è venuta spontanea, rivolto a Battistoni. E che suona più o meno così: “Io per la Provincia dovrei fare a meno dell'Udc e tu in Regione no? Visto che c'è Gigli nel listino, dovresti essere il primo a dire di no, non candidandoti, se l'alleanza non si deve fare”.
E mentre i due tentavano una mediazione, un punto d'incontro, l'intervento di Laura Allegrini. A ricordare a tutti che a Roma, Viterbo non sanno nemmeno dove sta.
Finita geografia, si è passati alla matematica. Sommando i candidati per la Regione, il totale fa otto.
Tanti sono quelli indicati dal coordinamento provinciale. Da cui scegliere. Giovanni Arena, Francesco Battistoni, Franco Simeone, Alessandro Cuzzoli, Giancarlo Gabbianelli, Claudio Taglia, Vittorio Galati e Mauro Rotelli. Poi la campanella è suonata. Prossima lezione, mercoledì.