- Buone notizie dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio che ha ammesso le domande per la Tuscia Viterbese dei due Gal (Gruppo di Azione Locale) e di nove Pif (Progetti Integrati di Filiera), con la possibilità di accedere potenzialmente a oltre 30 milioni di euro in risorse pubbliche per lo sviluppo del territorio.

“Si tratta di un ottimo risultato – commenta soddisfatto Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercio di Viterbo – che da una parte riconosce lo sforzo progettuale espresso da questo territorio, dall’altra va incontro alle esigenze delle imprese di crescere puntando su qualità e innovazione.

Mi preme inoltre sottolineare l’attività svolta dall’Ente camerale per favorire la partecipazione ai due Gal di tutte le associazioni di categoria, in modo da garantire la massima rappresentanza del mondo imprenditoriale per un’opportunità che coinvolge l’intero sistema economico”.

I due Gal ammessi per la Tuscia, su otto nel Lazio, sono: “Etrusco Cimino” (Capranica, Caprarola, Carbognano, Fabrica di Roma, Ronciglione e Sutri); “In Teverina” (Bagnoregio, Castiglione in Teverina, Celleno, Civitella d’Agliano, Graffignano e Lubriano). A questi si aggiunge il Gal “Tuscia Romana” (Barbarano Romano, Bassano Romano, Blera, Oriolo Romano, Vejano, Villa San Giovanni in Tuscia) condiviso con la provincia di Roma.

La progettazione sviluppata dai Gal della Tuscia Viterbese punterà soprattutto sulle produzioni di eccellenza tra cui nocciola, castagna e vino, ma anche sulla diversificazione del settore agroalimentare di qualità per favorire lo sviluppo turistico e territoriale.

Rispetto ai nove Pif approvati, su 25 nel Lazio, a essere interessate sono le filiere di cereali, olio, frutta a guscio, patate, carne bovina maremmana, tartufo e vino.