Riceviamo e pubblichiamo - Mentre l’assessore regionale Francesco Scalia ancora cerca consensi per le prossime elezioni regionali propagandando il defunto aeroporto di Frosinone, sullo scalo ciociaro pendono gravi sospetti in merito a trame ed interessi vari legati alla realizzazione dello stesso.
 
Dagli atti della procura di Firenze, infatti, emerge un profilo impressionante sulle grandi opere in Italia: non solo contrattazioni e mediazioni per ”i grandi eventi”, ma anche per l’aeroporto di Frosinone.
 
La follia aeronautica ciociara fortemente voluta da Scalia e Marrazzo, che ha già ricevuto diversi milioni di finanziamenti pubblici, ora comincia a vacillare pesantemente  anche dal punto di vista della correttezza dei metodi usati da scaltri soggetti che ruotavano intorno all’affare aeroporto.

Eppure, l’Ente Nazionale Aviazione Civile aveva suonato il de profundis alla realizzazione dell’aeroporto di Frosinone. Chissà se tanta ostinazione nel realizzarlo non nascondeva, come da tanti ventilato interessi personali dei soliti furbetti?

Una cosa è certa, ad oggi la Regione Lazio poco o niente ha fatto per lo scalo viterbese. La Pisana, come tutti sanno, ha provato a raccontarci sempre la solita storiella della ferrovia Roma- Sant'Oreste buona solo a collegare la Capitale al centro commerciale “Soratte”. Diversamente a Frosinone sono piovuti copiosi finanziamenti.  

Ai viterbesi il giudizio!

Mentre a noi non resta da che constatare che la questione Frosinone, in piena concorrenza con Viterbo, ha tolto energie e tempo utile alla realizzazione dell’unico scalo che Ministero dei Trasporti ed Enac hanno designato per sostituire Ciampino.

Tuscia Vola