Giancarlo Torricelli

Riceviamo e pubblichiamo - Le argomentazioni utilizzate in queste ore da una parte del Pd viterbese per poter giustificare una eventuale rottura con le forze della sinistra, nel quadro della complicata trattativa per il rinnovo del consiglio provinciale, lasciano interdetti.

Da quel che risulta, il tavolo del programma ha costruito un documento che ripropone su scala locale una serie di proposte strategiche che rimandano a scelte analoghe contenute nel programma regionale.

Si vuole smentire quel lavoro e quelle scelte?

Si sappia che si stanno smentendo anche le scelte programmatiche assunte a livello regionale dall’ampia coalizione che sostiene Emma Bonino.

Contrariamente a quanto affermato su alcuni giornali locali da alcuni esponenti del Pd che, da giorni, stanno tentando di creare un clima favorevole alla rottura, su scelte di fondo come le politiche energetiche, la questione del nucleare, la gestione pubblica dell’acqua, le misure contro la crisi economica ed il sostegno al reddito, la politica delle infrastrutture, non mi risulta che si siano riscontrate grandi differenze tra la sinistra ed il partito democratico.

Anche perché sono le stesse questioni sulle quali si è costruito il sostegno e la convergenza programmatica sulla Bonino.

Continuare a fare confusione sul profilo programmatico che dovrebbe assumere la coalizione di centrosinistra ed alludere ad una improbabile autosufficienza del Pd, rischia di compromettere, non solo la trattativa per il rinnovo del consiglio provinciale, ma anche la difficile ed avvincente sfida per mantenere la Regione Lazio alla coalizione di centrosinistra.

Nella settimana che precede l’arrivo a Viterbo di Emma Bonino ci sarebbe bisogno di ben altri segnali e di un altro senso di responsabilità.

Giancarlo Torricelli
coordinamento regionale Sinistra ecologia libertà Lazio