Giulio Marini

- L'accordo con l'Udc non si discute. Si rimette in discussione.

Oggi un altro capitolo nel travagliato pre-elezione del Pdl. Si riunisce il coordinamento provinciale dopo che il vertice di sabato era stato aggiornato, in cerca di una soluzione comune.

La situazione è complessa.

Due terzi del coordinamento, in gran parte area ex Forza Italia era a favore del documento che ridimensiona pesantemente (se non la annulla del tutto), l'alleanza con il partito di centro per la Provincia. Mentre il rimanente terzo (in gran parte ex An), più possibilisti, in virtù d'accordi interni.

Oggi si proverà a fare un passo avanti. Ma non sarà facile.

L'ipotesi più accreditata è che tutto passi da Roma. La questione è regionale. Nella capitale starebbe arrivando il malcontento non solo di Viterbo, ma anche di Frosinone e Latina, sulle scelte dei candidati, ma anche sulle alleanze.

Probabile che si vada a un rimescolamento. L'accordo con l'Udc non si discute, ma la sostanza sì.

Quindi, candidati, listino, potrebbero subire un restyling.

Ieri a Viterbo c'è chi parlava addirittura di un azzeramento. Per ricominciare daccapo.

Del resto, sosteneva un altro esponente del Pdl, Renata Polverini ha giustamente fatto un accordo con l'Udc, ma poi lo stesso accordo, in termini soddisfacenti, lo deve fare anche con gli altri partiti che la sostengono.

Quindi, vista la situazione, chi dal coordinamento provinciale si aspetta una fumata bianca (o nera) sull'alleanza in Provincia, stasera potrebbe rimanere deluso.