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Tarquinia - Università Agraria
Arrivano le recinzioni alla Roccaccia
Viterbo - 18 febbraio 2010 - ore 16,30

- Partiti i lavori della più importante tra tutte le opere realizzate dalla presente amministrazione dell’Università Agraria, quasi 10 Km di recinzioni in Località Ferleta uno dei comparti boschivi più grandi ed importanti costituenti il complesso della Roccaccia, un opera senza precedenti nella storia recente dell’Ente e di fondamentale importanza.

50 Km di filo, 5000 pali in castagno, 170.000 Euro la spesa complessiva sostenuta dall’Università Agraria di Tarquinia Con questo intervento salgono a oltre 15 i km complessivamente realizzati dall’Amministrazione Antonelli in 5 anni di amministrazione.

Un opera senza precedenti per l’Università Agraria – commenta l’Assessore Alberto Blasi – era dal 1992 che non si vedeva un intervento come questo che esulasse dalla ordinaria manutenzione. Un lavoro strategico che aumenta i comparti di pascolo a disposizione del bovino maremmano diminuendo il carico su quelli esistenti, che ha anche il merito di ripristinare viabilità utili all’antincendio e alla fruizione dei Boschi per escursioni in luoghi incontaminati.

Un appalto tra i più grandi mai realizzato dall’Ente – aggiunge soddisfatto l’Assessore Palmini – peraltro aggiudicato ad una ditta di Tarquinia reso possibile grazie allo sforzo progettuale e alla tenacia della giovane Geometra Sandra Meloni cui va il merito di aver lavorato in condizioni logistiche davvero difficili.

Le recinzioni – continua Blasi – sono fondamentali per proteggere il Bosco. Dopo anni di incuria l’amministrazione Antonelli ha lavorato giorno dopo giorno per riprendere il filo di un discorso spezzato negli anni novanta e mai più ripreso, ragionando di investimenti ed uscendo da una gestione in proprio insufficiente rispetto all’enorme patrimonio boschivo gestito.

170.000 Euro – spiega Palmini – in parte recuperati attraverso il Piano di Sviluppo Rurale, parte derivanti dal Bilancio dell’Ente e parte provenienti dal progetto di valorizzazione del bovino maremmano concertato con ARSIAL e Comune di Tarquinia una sinergia vera e dai risultati tangibili. Abbiamo scelto di pazientare per una grande opera senza sprecare soldi per interventi isolati o clientelari.

I lavori sono già iniziati e procedono speditamente, se si considera lo stato dei luoghi praticamente vergini in cui vengono eseguiti. Un intervento – prosegue Blasi – concertato con i privati confinanti, con il Comando della Forestale e con la Polizia Locale, con cui si sono affrontati i problemi preliminari congeniti ad un simile intervento, condotto nel pieno rispetto della natura.

Un opera che rimarrà nella storia dell’Ente – conclude Alberto Blasi – che dimostra ancora una volta l’ottima gestione di questi cinque anni di Presidenza Antonelli, tacitando una volta per tutte le voci strumentali che richiamavano a gran voce opere pubbliche concrete, chiacchiere fatte dai soliti noti che hanno grandi responsabilità sullo stato di abbandono in cui abbiamo trovato il complesso delle recinzioni e in generale il patrimonio dell’ente e che affonda le sue radici negli anni novanta.

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