Riceviamo e pubblichiamo - I giorni che hanno seguito il primo Congresso nazionale dell’Italia dei Valori hanno portato gran parte del partito ad una riflessione molto profonda. Una riflessione tutt’ora in corso su vicende note.
Per quel che attiene le questioni della Tuscia, tra i temi discussi con i vertici regionali uno aveva prodotto una seria incompatibilità di vedute tra l’Idv di Viterbo e provincia e la segreteria regionale.
Il nodo era costituito dalla potenziale candidatura alla regione Lazio di Alvaro Balloni.
Nei fatti, Alvaro Balloni pur essendo in quota all’Idv appartiene alla giunta di centro-destra nel comune di Civitavecchia, zona attigua alla realtà di Tarquinia.
Da mesi e da più parti si è sollevata una lecita critica popolare in merito alla piena difformità delle posizioni di Balloni con le indicazioni del partito nazionale in materia di Ambiente e Qualità della vita.
Balloni si diceva a favore dell'incenerimento di cdr (combustibile da rifiuti) nelle centrali elettriche di Civitavecchia di Tvn e Tvs. Oltre a questo, si diceva favorevole all’ipotesi della privatizzazione dell’acqua e alla realizzazione di centrali nucleari.
È di tutta evidenza che si tratti di temi che uniscono quantomeno i confini delle province di Roma e Viterbo. Temi cruciali perché legati indissolubilmente al benessere pubblico.
Ciò nonostante Alvaro Balloni risultava prossimo candidato in un collegio regionale per l’Italia dei Valori.
Per questo motivo circa dieci giorni fa avevo presentato le mie dimissioni da coordinatore del partito a Viterbo, nella speranza di sollecitare provvedimenti in merito.
In effetti un primo risultato è stato ottenuto.
Alvaro Balloni non sarà più candidato alle prossime elezioni regionali in quota Idv, scongiurando una ambiguità per il partito che dovrà altresì rendersi sempre più protagonista nell’area di Tarquinia e Montalto di un lavoro importante per contrastare le oggettive minacce per la salute pubblica: carbone e nucleare sono pericoli da combattere fermamente. Assieme a molti altri.
Le mie dimissioni, peraltro mai accolte, sono perciò rientrate.
Parallelamente a questi accadimenti, il partito locale ha firmato nei giorni scorsi un patto non scritto con Sonia Alfano, europarlamentare indipendente dell’Idv, in sintonia con la segreteria del Lazio. Tale intesa mira a caratterizzare fortemente l’azione dell’Idv locale su temi quali la legalità e la lotta al malaffare.
La volontà del partito è stabilire un presidio sul territorio, con proposte programmatiche serie e coraggiose: infrastrutture, mobilità, lavoro e università, ambiente, lotta alle eco-mafie, energie alternative. Per questi temi vale la pena (innanzitutto in senso meramente “civico”) navigare a vista nei difficili mari della politica attuale, fatta di non poche asperità.
Alle prossime elezioni di marzo l’Idv di Viterbo e provincia vuole partire verso un difficile ma coerente percorso di crescita, fatto di giovani e meno giovani, di professionisti e cittadini comuni.
L’Idv di Viterbo e provincia non vuole poltrone ma prendersi la parte sana e libera della Tuscia.
I rischi sono molti. Ma la voglia di dare reale progresso a questa terra valgono il salto in avanti.
Giuseppe Anelli
Coordinatore Idv Viterbo
