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Tarquinia - L'assessore Capitani replica a Catini
"Per gli eventi c'è già l'assessorato"
Viterbo - 19 febbraio 2010 - ore 18,30

Riceviamo e pubblichiamo - Il comitato per l'organizzazione di eventi c'è già: si chiama assessorato allo spettacolo, al  turismo e alla cultura.
 
Così per rispondere alla proposta lanciata sulle colonne dei giornali dal presidente del Consiglio dei Giovani Manuel Catini circa la necessità di istituire un comitato permanente per la gestione delle manifestazioni.
 
Pur comprendendo l'atmosfera da campagna elettorale che induce un po' tutti ad esternazioni varie, e che, probabilmente, ha coinvolto, suo malgrado, anche il giovane presidente del consiglio dei giovani, francamente non si vede alcuna necessità di creare ulteriori strutture organizzative oltre quelle già esistenti, già di per sè numerose, esperte ed in piena sintonia con l'amministrazione comunale, che è, e deve restare, l'unica cabina di regia e di coordinamento delle iniziative.
 
Del resto, credo che i successi di manifestazioni istituzionali come il Premio Cardarelli, Divino Etrusco, Agriturock, Tarquinia Festival, Io pittore per caso, Tarquinia a Porte Aperte, Capodanno in Piazza, ed il prossimo ripristino di Notturno Etrusco, Teatro sotto le stelle, ecc., solo per citarle alcune, diano da sole la cifra dei numeri e della qualità degli eventi promossi, oltrechè della professionalità organizzativa dimostrata da questa Amministrazione e dai relativi uffici preposti nella gestione delle tante manifestazioni di cultura, turismo e spettacolo.
 
Altra è invece la questione del carnevale: ben venga la costituzione di un comitato organizzativo creato ad hoc per questa manifestazione, per la cui riuscita, è bene ricordarlo, necessitano, più che investimenti economici e geni creativi, la effettiva, numerosa e divertita partecipazione della gente.
 
Quanto infine al problema evidenziato dal presidente del consiglio dei giovani circa il disinteresse palesato da parte dei giovani consiglieri nei confronti delle iniziative da loro stessi promosse, come il carnevale, dico che spetta a loro utilizzare al meglio lo strumento che gli è stato offerto : il consiglio dei giovani è il mezzo attraverso il quale i ragazzi possono far sentire la loro voce, ed è bene che tutti capiscano che questa è per loro un'opportunità straordinaria per partecipare attivamente alla vita della città ed alla sua crescita culturale e sociale; diversamente, sarebbe un'occasione perduta.

Giancarlo Capitani
Assessore alle politiche giovanili e allo spettacolo

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