- Misure a sostegno delle quote di terreno site in località Piane del Marta finite ancora una volta sott’acqua e impegno concreto a non gravare sugli utenti dell’Università Agraria per il pagamento dell’Ici sui terreni agricoli.

Questo il piano strategico dell’amministrazione Antonelli per il 2010, peraltro con canoni concessori invariati per il quinto anno consecutivo.

"Non possiamo rimanere indifferenti rispetto ai problemi dei nostri concessionari in località Piane del Marta – spiega il vicepresidente Renzo Bonelli – è evidente che le piene del Fiume continuano a vessare quei terreni riducendo la loro capacità produttiva. Sulla scorta dello scorso anno stiamo varando sgravi nei confronti di chi ha subito danni tali da pregiudicare raccolti e colture.

Per il futuro – aggiunge Bonelli – i prossimi lavori concordati con l’Ardis e la Regione Lazio dovrebbero risolvere il problema definitivamente, rimangono i danni di questa stagione e l’esigenza di aiuto e sostegno, ci siamo già attivati presso la Regione Lazio per avere risposte in tal senso anche per definire la misura dell’aiuto ai nostri utenti.

Quanto a chi vuole realizzare Casse di Espansione in località Piane del Marta – precisa Bonelli – rispondiamo che siamo disponibili, ma a condizione che queste non pregiudichino l’attività agricola nelle zone maggiormente produttive, no a progetti faraonici ed elettorali dei soliti gruppi autoreferenziali.

Sulle questione Ici – commenta deciso Bonelli – prima che partano i soliti demagoghi in odore di campagna elettorale vale la pena sottolineare che i terreni a vocazione maggiormente imprenditoriale, quali aree turistiche e lotti di terreno con concessione pluriennale hanno già previsto all’interno dei contratti sottoscritti il pagamento di imposte e tasse, Ici compresa, mentre per le quote di terreno sarà l’Università agraria a farsi carico di una imposta ingiusta, ma che dopo il pronunciamento della Corte di Cassazione appare comunque dovuta.

Gli ottimi risultati sul tema della lotta alla morosità – conclude Bonelli – ci induce ad andare avanti su una scelta che ha fatto parlare i soliti poco informati ovvero la tanto criticata ripartizione della corrisposta in due rate.

Risposte positive al contrario da parte degli utenti, in tema di morosi si è passati dal 12% del 2004 all’attuale 2% un dato che la dice lunga sulla validità di un provvedimento che peraltro adempie perfettamente al dettato regolamentare.

onfermato anche l’invio con la corrisposta dei certificati necessari agli adempimenti contributivi".