Riceviamo e pubblichiamo - Ho sempre lavorato per il bene della comunità e in questo momento caotico il bene principale è quello di tenere unito il Pd e di esprimere al meglio il riformismo che secondo me è legato indissolubilmente ai concetti di rinnovamento nella continuità operativa che significa saper valorizzare le persone e la loro esperienza acquisita e i risultati, tanti, ottenuti.

E’ necessario che il Pd punti a realizzare un’alleanza chiara che ci consenta di fare le stesse cose che vengono pensate e dette.

I nostri elettori, gli elettori di centro-sinistra ci chiedono a gran voce quella credibilità che spesso ostenta ad apparire. Il male peggiore di chi gestisce la cosa pubblica è conoscere un appannamento della propria credibilità dettato, giocoforza, da mediazioni forzate e infinite che sortiscono l’effetto di produrre mezze verità e mai affrontano e sviscerano i problemi prendendoli di petto frontalmente.

Su alcuni punti programmatici non possiamo e non dobbiamo transigere: aeroporto, corridoio tirrenico, acqua, rifiuti sono argomenti che necessitano di essere affrontati con chiarezza.

Non possiamo pensare di costruire alleanze che sottovalutino o che più o meno esplicitamente mettano in discussione la nostra idea di sviluppo per la Tuscia.

Non possiamo più permetterci che le nostre amministrazioni siano vittime di alleanze che si caratterizzano più per il non detto e non fatto che per le realizzazioni indispensabili per la gente.

Detto questo, il candidato presidente sarà quello che sceglieranno gli organi dirigenti deputati a farlo.

Io mi rimetterò alle decisioni senza sé e senza ma e senza strappi. Voglio solo precisare che continuerò a fare il sindaco di Vignanello e non avrò problemi a essere riconfermato come consigliere provinciale nel mio collegio, perché ritengo di essermi speso sempre e comunque per le necessità di questa comunità.

Federico Grattarola