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Ronciglione - Carnevale - Lettere - Scrive Domenico Mascagna
Ma il veglione non doveva essere per i bambini?
Viterbo - 21 febbraio 2010 - ore 5,10

Riceviamo e pubblichiamo - Giovedì 11 febbraio alle 21,15 mi sono recato, per la prima volta, insieme alla mia famiglia (composta da due figli, uno di tre e l'altra di due anni), al veglione dei bambini, organizzato, come ogni anno, al Palazzetto di Ronciglione, la sera del giovedì grasso.

Appena arrivati ci è stata richiesta, per l'entrata, la "modica" cifra di 10 euro a persona con la frase "pagano solo gli adulti, i bambini non pagano". Sinceramente mi sono chiesto "Chissà come mai!"...

Una volta dentro ho cominciato a rendermene conto: atmosfera da discoteca, luci soffuse e dj alla console.

Inizialmente la sala era praticamente vuota, bambini qualcuno o nessuno. I miei se la sono spassata a correre a destra e sinistra lungo la sala. Immaginate tutto quello spazio per due creature che hanno voglia di correre, giocare e divertirsi.

Verso le 22 sono cominciati a entrare i primi adolescenti. Mi sono chiesto che cosa venissero a fare, al veglione dei bambini.

Poi, quando aumentavano sempre di più (al punto che sono stato costretto, onde evitare incidenti per i miei figli e, sinceramente, per chi li avesse provocati, a prenderli in braccio e mettermi in un angoletto) e la musica si faceva sempre più forte con canzoni chiaramente da discoteca, la mia piccola si è chiusa le orecchie e ha cominciato a piangere.

A quel punto abbiamo capito che gli intrusi eravamo noi e, così, abbiamo deciso di vestirci e andarcene.

Per me, come per tutti coloro che hanno dei bambini piccoli, anche fare una cosa apparentemente semplice come andare al veglione dei bambini è già complicato.

Vedere poi che i "bambini" sono alti e grossi adolescenti di un'età compresa tra i 12 e i 16 anni, mi ha fatto alterare.

Non è per i 20 euro pagati per due adulti, ma per il fatto che in questi casi è necessario essere più chiari e stabilire un'età minima e massima dei bambini che possono entrare.

Non è giusto chiedere 10 euro specificando che paga solo l'adulto per giustificare questa situazione. Capisco che non farebbe l'interesse di nessuno: gli adolescenti di sicuro portano più guadagno. Non ritengo onesto trarre in inganno famiglie ignare di tutto questo.

Questa non è una richiesta di rimborso, ma una lamentela contro un sistema che, a mio avviso, se ne frega dei bambini che, tra le altre cose, sono la risorsa futura del paese.

Vorrei far presente che il carnevale di Ronciglione non sono solo le corse a vuoto e i veglioni del sabato e del martedì.

I bambini sfilano il giovedì, quando la maggior parte dei genitori lavora e nessuno viene a vederli, se non parenti e al massimo amici. Nessuno si preoccupa di come vengono organizzate e allestite le mascherate, se non una o due, tenaci maestre.

Per organizzare la mascherata dei proprio figli, le mamme si sono trovate a lavorare al freddo, a tratti al buio e in luoghi poco pratici e sicuramente non adibiti a tale scopo.

I bambini di oggi saranno coloro che si affezioneranno alla tradizione al Carnevale e alle corse di domani. Non lasciamoli soli e non ci scordiamo di loro.

Domenico Mascagna

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