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Elezioni - Pd - Fioroni e Sposetti debbono fare un passo indietro dopo il casino che hanno fatto
Serve un candidato di garanzia
di Ernie Souchak
Viterbo - 21 febbraio 2010 - ore 6,30

No non voteremo il cavallo di Fioroni o di Sposetti
- Ma come se ne esce dalla situazione creata da Sposetti e Fioroni?

Qualche elettore del Pd si starà chiedendo se c'è una via di uscita dal caos creato dal dottorino e dal ferroviere.

Una situazione che neppure due dilettanti allo sbaraglio sarebbero stati in grado di incasinare fino a questo punto.

Ma questi sono professionisti della politica che non guardano in faccia a nessuno pur di piazzare i propri uomini. Sono capaci di tagliare il ramo in cui siedono placidamente pur di vedere cadere il proprio avversario interno.

A questo punto non è più accettabile che Fioroni nomini il proprio cavallo senatore. Insomma va bene che la sua segretaria sia diventata magicamente consigliera. Va bene che la segretaria romana sia diventata deputata. Ma mo' basta.

Qualcuno deve dirgli chiaro che non verrà votato il suo cavallo.

E anche Sposetti, dopo la ridicola figura che ha fatto alle elezioni comunali, dimostrando di non sapere neppure dove sta Viterbo e impostando una campagna elettorale che poteva andare bene a Roma ma non nella città dei papi, è ora che la smetta di fare l'esperto di strategie politiche.

Insomma un tesoriere è un tesoriere. Un ferroviere è un ferroviere. Uno stratega è un'altra cosa. I soldi ci vogliono ma non bastano per vincere le elezioni.

Ora basta. Ora serve una candidatura di garanzia. Un personaggio che non sia il cavallo di nessuno dei Caligola che sono capaci solo di far carriera politica.

Un personaggio che abbia dimostrato in passato di essere indipendente dai padroni del partito.

Questo se si vuole andare a condurre una battaglia politica con qualche prospettiva, ovviamente.

Se si vuole aggregare una coalizione capace di vincere. E quindi il candidato quanto meno non dovrà essere sgradito alla coalizione e magari non indigesto per i cattolici.

Se avete nel cassetto questo candidato tiratelo fuori. Anche perché al contrario, se qualcuno candiderà il proprio cavallo, non è escluso che non si possa dar vita a un movimento di democratici per Marcello Meroi.

Chi ha orecchi per intendere intenda.

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