Riceviamo e pubblichiamo - La situazione presso l’area demaniale in concessione al comune di Tarquinia meglio conosciuta come ex base Ale a causa del fenomeno dell’erosione costiera si è pesantemente aggravata.
I danni sono pesanti dalla spiaggia affiorano decine di metri di filo spinato e ferri arrugginiti, un muro in cemento armato crollato e nell’area c’è ancora presenza di amianto.
Tutto questo poteva essere evitato da tempo e qualcuno aveva anche promesso un intervento a difesa dell’area dal fenomeno dell’erosione costiera.
Sulla situazione infatti il 4 gennaio 2010 l’assessore regionale Zaratti intervenne dichiarando che si stavano valutando i danni subiti a causa della mareggiata nell’area demaniale in concessione al Comune di Tarquinia, per far partire domani un'opera di difesa.
Siamo a febbraio 2010 e dell’opera di difesa ancora niente.
Sulle parole dell’assessore Zaratti una riflessione è d’obbligo ed ecco che alcune domande nascono spontanee.
Che cosa è una parola data se ad essa non fanno seguito i fatti? Dove è l’opera di difesa dell’area demaniale che l’assessore Zaratti aveva promesso il 4 gennaio? Che cosa sta accadendo? Perché l’assessore regionale continua a fare solo vuote promesse? Dove sono il sindaco Mazzola e l’assessore Capitani che fino ad ora si sono celati dietro un sordo silenzio?
Troppa la disattenzione e la noncuranza da parte della Regione Lazio e dell’amministrazione Mazzola che non hanno dimostrato di saper affrontare il grave problema dell’erosione costiera.
A dirlo non sono solo le mie parole ma la triste situazione ormai sotto gli occhi di tutti, alla quale noi cittadini inermi assistiamo giorno dopo giorno mentre l’intero tratto costiero si sta sgretolando sotto la progressiva azione erosiva del mare.
Basta con le vuote parole e le continue indicazioni sull’inizio dei lavori da parte dell’assessore regionale Zaratti e del sindaco Mazzola, sulla grave situazione è rimasto solo il tempo di intervenire, è l’ora dei fatti.
Alessio Gambetti
residente Borgo delle saline
