L'assessore Angelo Cappelli

- Un passo in avanti verso la soppressione dell’Apt (azienda di promozione turistica). La giunta provinciale ha compiuto l’ultimo atto tra quelli di competenza delle Province, relativamente alla legge regionale 13/2007 articolo 60 (soppressione Apt). Ad annunciarlo è l’assessore al Turismo, Angelo Cappelli.

Nell’ultima riunione di giunta è stato deliberato “l’atto di organizzazione” richiesto dalla Regione Lazio a tutte le Province e Palazzo Gentili è stato il primo ad adottare tale deliberazione. Questo atto permetterà ai dipendenti dell’Apt, una volta che la Regione avrà sancito l’estinzione dell’azienda con proprio successivo decreto, di essere collocati nell’organico della Provincia, mantenendo lo stesso trattamento economico, giuridico e le mansioni svolte all’atto del trasferimento e salvaguardando soprattutto lo sviluppo della professionalità acquisita.

La Provincia di Viterbo ha voluto dare, con l’immediatezza dell’atto, un segnale forte per rendere sempre più compiuta una trasformazione del turismo regionale proposto con la legge regionale 13/2007 e che vedrà finalmente Palazzo Gentili accogliere le ultime deleghe sul turismo che ancora non aveva, ovvero: classificazioni delle strutture ricettive, stabilimenti balneari, statistica, uffici informazioni turistici, editoria e annuario turistico.

L’accorpamento in un solo ente di tutte le funzioni relative al turismo che la Regione Lazio delega, è sicuramente un modo per agevolare gli operatori che avranno un solo riferimento istituzionale, alleggerire le sinergie tra enti e soprattutto creare un rapporto diretto tra Regione, Agenzia regionale per la promozione turistica e Provincia per tutto quello che concerne il turismo della Tuscia.

Non da ultimo, la Regione Lazio - sempre in ottemperanza alla legge quadro sul turismo con decreto del presidente n. 861 - ha trasferito l’immobile sede della sopprimenda Apt di Viterbo, ovvero Palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino, nei beni immobili della Provincia di Viterbo.

La Provincia ha così completato, proprio alla fine del mandato, dopo lungo e difficile lavoro, gli atti previsti dalla legge regionale 13/97 relativamente all’articolo 60, circostanza di assoluta importanza per la gestione futura del turismo nel Lazio e nella Tuscia in particolare.