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Elezioni Provinciali - Arnaldo Sassi condivide la proposta di Ernie Souchak, opinionista di Tusciaweb
Cari Sposetti e Fioroni, ma perché dovrei votare Pd?
Viterbo - 22 febbraio 2010 - ore 4,30

Sposetti e Fioroni confabulano

"Er Pd de Viterbo te dico che è mio"

"Ma che dichi te assicuro che ce l'ho in tasca io"

- Cari Beppe Fioroni e Ugo Sposetti,
vi cito in ordine alfabetico per non far torto a nessuno di voi due e vi scrivo come l'ultimo degli iscritti al Pd per porvi una semplicissima domanda: visto quanto sta accadendo nel partito viterbese, datemi almeno un motivo che sia uno per dare il voto - sia alle regionali che alle provinciali - al Partito democratico.

Non è una domanda retorica e vi giuro che è fatta con molta sofferenza. Ma guardando gli accadimenti e ascoltando le dichiarazioni che si susseguono da una parte e dall'altra, non possono non cadere le braccia a tutti coloro - e io sono uno di quelli - che invece vorrebbero costruire un'alternativa seria al centrodestra.

E invece? Invece sono costretto ad assistere al peggior teatrino della politica dove ognuno di voi due tenta di fregare l'altro. E tenta di occupare, attraverso i propri uomini, le posizioni preminenti del partito. Ormai a Viterbo ci sono quelli di Fioroni e quelli di Sposetti. Poi ci sono anche quelli di Parroncini, il quale - essendo un po' il vaso di coccio tra quelli di ferro - s'è alleato con Fioroni per non venir ucciso (politicamente s'intende) da Sposetti.

E si continua ad andare avanti in questo modo, anche se ormai il congresso del partito è finito da un pezzo. Io parlo con entrambi: e ognuno di voi dice le sue ragioni, ma non ascolta quelle dell'altro.

Sicché il partito è invaso da una schizofrenia perenne dove l'obiettivo primario è quello di ammazzare il rivale interno, non di superare gli avversari politici dello schieramento opposto.

Manca però una visione oggettiva della realtà dei fatti (perché non cominciamo ad ammettere che i cinque anni a palazzo Gentili sono stati disastrosi?); manca un minimo di strategia (si è rincorso l'Udc quando ormai era troppo tardi, ma nel 2008 - quando l'alleanza si poteva fare con tranquillità - non si fece.

Perché? E di chi sono le responsabilità?);

manca un programma, soprattutto per la Provincia, perché tutti sono concentrati nel posizionare i propri uomini. Che devono essere affidabili. Anche se con scarse capacità.

E allora escono fuori nomine o candidature (anche per le regionali) che gridano vendetta in chi ha un minimo di buon senso (ovviamente non faccio nomi per carità di patria). E se qualcuno invece ha la pessima abitudine di ragionare soprattutto con la propria testa, allora viene esecrato e messo all'angolo. No buono.

Il mio amico Carlo Galeotti ieri ha lanciato la proposta per la Provincia di un candidato di garanzia.

Potrebbe essere un'idea, anche per dimostrare che prima viene la causa e poi gli interessi di bottega. Ma sareste disposti ad accettarlo? Oppure battaglierete fino alla fine per imporre i vostri vassalli?

Che in un partito ci sia dibattito è il sale della democrazia, ma qui mi sembra che si sia passato il limite.

Poiché sono tignoso, la mia speranza è sempre quella che prima o poi riusciate a parlarvi.

Ripeto quello che dissi all'assemblea provinciale dei delegati nell'autunno scorso: andate a cena insieme.

Un auspicio per creare un partito dove, anche da vedute diverse, si possa poi arrivare a una sintesi condivisa. E' l'unico sistema per convincere quelli come me a continuare a darvi il proprio consenso.
Un saluto a tutti e due.
Arnaldo Sassi

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