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Civita Castellana - Sinistra ecologia e libertà presenterà una mozione in consiglio
Acqua potabile all'arsenico, intervenga il Comune
Viterbo - 23 febbraio 2010 - ore 16,00

Riceviamo e pubblichiamo - Dall’inizio di gennaio una parte della popolazione civitonica non può bere né usare per scopi alimentari l’acqua per la presenza di arsenico, micidiale sostanza che aiuta i tumori allo stomaco.

Un’ordinanza del sindaco fa conoscere che sono stati superati i livelli di arsenico: non solo siamo sopra i 10 mg/l, valore massimo ammissibile, ma superiamo i 50 mg/l, valore consentito per decreto (l’acqua non sarebbe potabile, ma con decreti del ministero della Salute e del presidente della Regione, reiterati dal 2003 a tutto il 2009, si continua a far bere acqua che fa male).

Fino a quando durerà questa situazione? Perché i cittadini debbono pagare l’acqua contaminata a tariffa piena? Senza contare i rimborsi della quota per la depurazione, pagata per anni dai cittadini per un servizio che ancora manca in parte della città?

Eppure la Regione Lazio ha erogato cospicui finanziamenti per tali problemi ma la società provinciale Talete spa, che dovrebbe gestire la rete idrica provinciale, non è grado di far nulla, perché, purtroppo, spreca danaro pubblico per pagare organismi costosi e inutili, come la segreteria tecnica, o dirigenti improduttivi, fruitori di protezioni di partito, e altri dirigenti ancora sono in arrivo con l’ingresso di due consorzi di gestione.

A Talete gli operai che fanno le riparazioni per strada sulle condotte mancano e vengono assunti con contratti a termine, a basso stipendio, mentre abbondano dirigenti e alti livelli ben pagati per stare in ufficio. Tutto ciò va eliminato.

Il Comune di Civita Castellana con gli altri Comuni del distretto e quelli che hanno problemi di contaminazione dell’acqua come Ronciglione dove abbonda l’uranio devono:

1) imporre alla società provinciale Talete di risolvere il problema con un dearsenificatore.

2) intimare a Talete di non inviare bollette per l’acqua a tariffa piena, ma ridotta della metà per la mancata erogazione di acqua potabile.

3) proporre e far istituire in seno di Conferenza dei sindaci una commissione di controllo sull’organizzazione degli uffici e sulla presenza e produttività dei funzionari e dirigenti di Talete.

4) garantire una informazione costante, almeno settimanale, sulla potabilità dell’acqua, curando la pubblicazione delle analisi;

5) difendere la gestione pubblica dell’acqua, con ogni iniziativa compreso il sostegno al referendum abrogativo.

Su queste proposte, Sinistra Ecologia e Libertà farà discutere una mozione in consiglio comunale.

Sinistra Ecologia e Libertà

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