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Il sindaco Marini in una lettera al Ministro dei Trasporti Altero Matteoli
"Aeroporto, acceleriamo i tempi"
Viterbo - 24 febbraio 2010 - ore 14,15

Il sindaco di Viterbo Giulio Marini
Riceviamo e pubblichiamo la lettera che il sindaco di Viterbo Giulio Marini ha scritto al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli in merito alla realizzazione dello scalo aeroportuale - Onorevole ministro,

nel ringraziarla per lo straordinario lavoro svolto fin dall'inizio del suo incarico nell'interesse del nostro paese, per l'ottimo risultato conseguito verso il sistema aeroportuale di Roma e per la sua attenzione rivolta al futuro aeroporto della città di Viterbo, le chiedo di poter accelerare la tempistica inerente la realizzazione dello stesso scalo viterbese.

Le parole pronunciate recentemente dal sindaco di Roma Gianni Alemanno con le quali si definisce l'aeroporto di Viterbo un'opera infrastrutturale distante dalla Capitale, la cui realizzazione richiede un percorso complesso e costoso, non rappresentano un segnale positivo a favore della realizzazione dello scalo.

I dati emersi dall'indagine conoscitiva sul sistema aeroportuale italiano illustrata in parlamento lo scorso 17 febbraio e promossa dalla IX commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni, confermano come e quanto gli aeroporti rappresentino un fattore decisivo di sviluppo economico e sociale di un paese, ma evidenziano anche come il sistema degli aeroporti italiani, pur essendo un sistema assai diffuso, è nel complesso un sistema in difficoltà.

Troppi aeroporti aperti al traffico commerciale, carenze e inadeguatezze rilevabili nella scarsa accessibilità intermodale, come l'insufficienza dei collegamenti con la rete ferroviaria e stradale.

Gli stessi risultati illustrati sottolineano inoltre l'aumento della criticità nei prossimi anni, dovuta alla difficoltà di sostenere adeguatamente le future potenzialità di sviluppo del traffico aereo.

Le proiezioni degli esperti parlano chiaro: in Italia si passerà dai 133 milioni di passeggeri registrati nel 2008 a circa 230 milioni nel 2020. Numeri impressionanti che fanno riflettere sul fatto che la prevista crescita del traffico aereo possa scontrarsi con l'insufficiente capacità infrastrutturale degli aeroporti italiani, con la conseguenza di limitare il traffico aereo italiano rispetto a quelle che potrebbero essere le possibilità di espansione.

Come è stato sottolineato ancora nell'indagine, bisogna evitare che la limitata capacità aeroportuale diventi il “collo di bottiglia” del traffico aereo. A tutto ciò si aggiunge inoltre la quasi certa chiusura dell'aeroporto di Ciampino. A Viterbo c'è bisogno di fare una scelta forte e decisa. Così come è stato già fatto precedentemente nelle più grandi capitali europee.

Lo scalo aeroportuale viterbese, in un momento di grave crisi come questo che stiamo vivendo, se realizzato in tempi ragionevoli, potrebbe contribuire alla ripresa economica del Paese. Basti pensare al suo inquadramento strategico nella filiera logistica del porto di Civitavecchia, dell'interporto di Orte, del bacino della Civitavecchia – Livorno, della Umbro – Casentinese e dell'autostrada del Sole, per comprendere come tale infrastruttura potrebbe creare una attrattiva importante per le imprese del settore dei trasporti merci e del trasporto passeggeri.

Certo della sua attenzione e del suo interessamento verso questa città, le porgo i miei più cordiali saluti ed auguri di buon lavoro.

Giulio Marini
Sindaco di Viterbo

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