Silvio Berlusconi

- "Siamo già in uno stato di polizia perché siamo controllati. Quando siamo al telefono magari in conversazioni private, siamo controllati".

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in occasione dell'iniziativa, Promotori della libertà, di Michela Brambilla.

Il Cavaliere ha lamentato inoltre "le secchiate di fango" che vengono pubblicate dopo le intercettazioni compiute.

"Ogni giorno ci sono attacchi alla libertà - ha detto -, quando uno alza il telefono e teme di essere registrato, questo è un attacco alla libertà perché quello della privacy è un diritto fondamentale".

Quindi l'appello, in video, ai suoi a "scendere tutti in campo" con un "esercito del bene contro il male", un esercito di ''paladini della libertà''.

Immediata la replica del segretario del Pd Pierluigi Bersani: "Se Berlusconi vuole togliere il fango, faccia una bella ordinanza e si rivolga alla Protezione civile".