|
Giuseppe Parroncini
|
|
|
- “Quando qualcuno, come me, di volta in volta faceva notare che i continui rinvii del Cipe erano un brutto segnale e che sull’aeroporto si doveva accelerare, ricordo che il sindaco li appellava come gufi che tifavano contro la realizzazione dello scalo.
Oggi che anche lui finalmente si è deciso a dare la sveglia al ministro Matteoli, accogliamo Giulio Marini con grande soddisfazione nella ormai vasta schiera di gufi”.
Aeroporto di Viterbo: l’assessore agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e dei rifiuti della Regione Lazio, Giuseppe Parroncini, commenta così la lettera inviata dal Marini al ministro delle infrastrutture per accelerare l’iter dello scalo e condannare le parole del sindaco di Roma, Gianni Alemanno.
“Emma Bonino – spiega Parroncini – ha detto una cosa giusta: servono le infrastrutture, che anche l’Enac le ha posto come pregiudiziale per la realizzazione dello scalo.
Alemanno, tra i principali sostenitori della Polverini, invece ha espresso concetti pesanti: l’aeroporto è costoso e inopportuno. Parole giustamente biasimate anche da Marini perché condannerebbero la Tuscia a ulteriori decenni di isolamento.
Tuttavia, quando chiesi anche a lui di unirsi a me per fare squadra e avere un incontro con Matteoli proprio a causa dei ritardi oggi denunciati dal sindaco, non ho ottenuto risposte.
Né da Marini, né da Matteoli. E la sollecitazione arrivava da chi ha contribuito, insieme al governo Prodi, a decidere la localizzazione dell’aeroporto a Viterbo. Fa comunque piacere verificare, pur con colpevole ritardo, che quanto fatto notare finora tutto era fuorché sterile polemica. Ma tant’è: adesso siamo in campagna elettorale e i nodi vengono al pettine”.