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Giustizia - Interviene il presidente Amirante
"Consulta, delegittimarla è un rischio"
Viterbo - 25 febbraio 2010 - ore 14,15

Francesco Amirante
- "Quando si delegittima un'istituzione, un popolo -privo di istituzioni rispettate - diventa massa amorfa.

La corte non ha orientamento politico, le sue decisioni incidono sulla diversità della vita sociale. La funzione del controllo costituzionale sulle leggi emanate dal Parlamento è diffusa in tutta Europa e nel mondo".

Così Francesco Amirante, presidente della Corte costituzionale, spiega la sua visione dell'equilibrio tra i diversi poteri.

"La concezione della Costituzione rigida - ha detto - si riferisce a tempi diversi da quelli di una legislatura e comporta l'abbandono della teoria, che si fa risalire a Rosseau e alla ideologia giacobina.

Una teoria per cui il popolo, esprimendo la volontà generale può in ogni momento cambiare tutti i principi e le regole della propria convivenza.

Il principio di sovranità del popolo, enunciato nell'articolo uno, subito dopo stabilisce che questo "la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione".

"Tutte le istituzioni - ha osservato Amirante - ricevono la propria legittimazione, in primo luogo, da questa seconda parte dell'articolo 1".

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