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Civita Castellana – I carabinieri seguono la pista della droga
Omicidio Rizzello, raffica di interrogatori
Viterbo - 25 febbraio 2010 - ore 4,50

Marcella Rizzello
- Sono ricominciati martedì gli interrogatori degli amici, parenti e conoscenti di Marcella Rizzello, la giovane donna uccisa a Civita Castellana più di venti giorni fa. E il cui assassino non ha ancora un nome.

Niente facce nuove, davanti ai carabinieri. Solo persone già viste e ascoltate in precedenza. Ma per le quali è stato necessario un nuovo confronto con gli inquirenti.

Anche un dettaglio, infatti, può essere utile per cercare di ricostruire cos’è successo quel 3 febbraio, quando Marcella, sola in casa con la sua bambina, è stata barbaramente accoltellata a morte. Gli investigatori, per ora, attendono i risultati degli esami eseguiti nella villetta di via dei Latini. La casa dove Marcella viveva con il compagno Francesco Vincenzi e la figlia Giada, di 14 mesi. E che più volte è stata perlustrata dagli uomini del Ris, in cerca di tracce anche minuscole dell’omicida.

Da quanto riporta il Messaggero sembrerebbe, in ogni caso, che le indagini stiano prendendo una piega sempre più precisa. Una delle piste seguite dagli inquirenti sarebbe quella della droga.

Secondo il quotidiano, nei giorni scorsi, i carabinieri si sarebbero recati a Roma per indagare sull’acquisto di una partita di cocaina da parte di alcuni civitonici. Ma questo, almeno per ora, è tutto ciò che è dato di sapere. In procura e in caserma vige il massimo riserbo.

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