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Voleva partire da Viterbo per combattere la causa del Kurdistan.
Questa era l'intenzione di una ragazza turca scomparsa da Viterbo qualche mese fa. Una storia che oggi torna a riaffiorare, dopo gli ultimi sviluppi dell'indagine su un sodalizio creato per compiere atti di terrorismo in Turchia.
L'inchiesta è coordinata dalla Procura di Venezia che, questa mattina, ha emesso 11 ordinanze di custodia cautelare. Gli indagati, fermati tra l'Italia e la Francia, sarebbero accusati di aver messo in piedi un'organizzazione dedita a ingaggiare volontari da impiegare nel Pkk, il partito dei lavoratori del Kurdistan.
Tra gli arrestati a Venezia, anche un cittadino turco, che era in possesso di alcune lettere scritte proprio dalla ragazza scomparsa da Viterbo.
Le lettere erano destinate ai genitori della giovane, poco più che maggiorenne, che spiegava loro di essere intenzionata a combattere la causa del Kurdistan.