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Elezioni provinciali - Pd - Sono tutte pronte a ritirare la loro candidatura se in lista ci sarà il sindaco di Montalto
Le donne in rivolta contro Carai
di Maria Letizia Riganelli
Viterbo - 26 febbraio 2010 - ore 17,00

Daniela Bizzarri
Lina Novelli
- O le donne o Carai. Niente mediazioni. Il lato rosa del Partito democratico sbotta e punta i piedi. Se Salvatore Carai sarà presente nella lista per le provinciali loro non saranno più disponibili a correre per le elezioni.

Un aut aut di quelli che, a poche ore dalla chiusura delle liste, pesa come un macigno.

Il problema, se così si può definire, nasce non solo dalla candidatura del sindaco di Montalto di Castro, ma dal fatto che lui è stato preferito a Lina Novelli, unica consigliera donna uscente a Palazzo Gentili e non ricandidata.

Della faccenda se ne sarebbe occupato anche Riccardo Milana, coordinatore della campagna elettorale della Bonino, che con una semplice telefonata avrebbe “avvertito” che Emma non avrebbe sostenuto nessuna lista contente il nome di Carai.

A questo punto i vertici della corrente sposettiana avrebbero provato a sostituire il nome di Carai con quel del vicesindaco di Montalto Angelo Brizi.

Come dire se non è zuppa è pan bagnato.

Ma niente da fare le donne non ci stanno. O Lina Novelli o nessuna donna in campo. Questa volta sembrano davvero determinate.

“Lina Novelli è stata per cinque anni l'unica consigliera donna a Palazzo Gentili – afferma Daniela Bizzarri - e lo statuto prevede che lei sia ricandidata. Stanno andando contro tutte le le regole e questo non lo possiamo permettere”.

“Purtroppo anche durante l'ultima direzione - dice ancora la Bizzarri - si è giocato al massacro con una donna.

Sposetti ha presentato la candidatura di Lucia Catanesi solo per poterla bruciare. L'ho ripetuto più volte durante il mio discorso ma nessuno ha voluto capirmi.

Io non l'ho votata semplicemente perché volevo evitare che venisse sacrificata una donna per logiche di corrente. Sapevano tutti che andando alla conta Lucia non avrebbe avuto speranze”.

Insomma un avvertimento: non giocate con le donne o son guai.

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