Giulio Marini

- Tutto saltato.

A poche ore dalla consegna delle liste fissata per domani alle dodici, il Pdl arriva a una decisione. In Provincia si va da soli.Senza l'Udc. Almeno al primo turno.

Una scelta maturata durante una riunione iniziata poco dopo le quindici, in cui erano presenti i vertici locali del partito, dal coordinatore Giulio Marini alla senatrice Laura Allegrini, Gabriela Grassini, passando per il candidato Marcello Meroi.

Dopo un lungo tira e molla, durato settimane, si è arrivati alla rottura. Probabilmente anche sulla spinta di diversi esponenti del Pdl, pronti a ritirare la loro candidatura in caso d'accordo con l'Udc. Piero Camilli e Paolo Equitani, giusto per citarne due fra i più contrari.

Preso atto della situazione, Marini ha alzato il telefono, chiamando sia il coordinatore che il vice coordinatore regionale.

A Pallone e Piso ha comunicato che a Viterbo il partito era fortemente contrario all'alleanza, almeno al primo turno. E che la decisione era stata assunta.

Dalla capitale hanno ribadito che l'accordo era strategico. Ma ormai a Viterbo la decisione è stata presa e l'incontro si è sciolto con la volontà di rompere con il partito di Gigli. Se ne riparla (semmai) al ballottaggio.

A spingere verso la rottura, gli ex Forza Italia, i Popolari, ma anche una parte di An.

Ora, salvo improbabili ripensamenti, i due partiti correranno per proprio conto.

Con l'Udc che in poche ore dovrà trovare un suo candidato per palazzo Gentili. Anche se, vista l'aria che tirava, probabilmente nel piano B l'eventualità era già stata prevista.