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Elezioni provinciali - Candido Socciarelli (Pdl) preoccupato dai programmi dei centristi
Meroi va bene, ma l'Udc non la vogliamo
Viterbo - 2 febbraio 2010 - ore 17,30

Candido Socciarelli
- Leggiamo sulla stampa le notizie provenienti da Roma, Meroi candidato presidente ed accordo con l'Udc alla Provincia di Viterbo.

All'Udc vanno tre assessorati con il vice presidente nella persona di Santucci come esterno. Se la notizia fosse confermata, nel Pdl viterbese ci sarebbe uno tzunami. L'accordo fatto a Roma scavalcando completamente le prerogative del coordinamento provinciale sarebbe del tutto inaccettabile.

Non mettiamo in discussione la figura del presidente, che anzi riteniamo all'altezza della situazione, come d'altronde quella di altri nominativi del Pdl che in questi giorni sono stati all'onore delle cronache, ma la decisione di imbarcare un partito che nella nostra Provincia raccoglie appena 10 mila voti con un accordo capestro, questo proprio no, non lo possiamo accettare.

E' la solita storia che si ripete da millenni, la provincia di Viterbo viene venduta agli interessi romani. E' ora di farla finita con la sudditanza psicologica a coloro che credono di essere più furbi degli altri e cercano in modo maldestro di imporre le proprie regole ed i propri interessi.

Nell'incontro di lunedi sera, alla presenza di 150 quadri del Pdl, questi temi sono stati affrontati e unanimemente abbiamo deciso di opporci a forzature romanocentriche. Se Giulio Marini chiederà il nostro contributo ad una azione di rivolta a queste imposizioni, gli garantiamo fin da ora il nostro deciso sostegno.
Vogliamo vincere, ma vogliamo anche governare con il programma e con le idee del Pdl, non certo con quelle dell'Udc, che tra l'altro si appresta a presentare per la Regione tre candidati che provengono tutti dalla sinistra.

Non amiamo le confusioni e le furbizie, prima di tutto troviamo all'interno del Pdl un'unità vera e poi possiamo trattare con dignità con altri senza tirarci giù le braghe. Ci auguriamo che ciò avvenga nel più breve tempo possibile altrimenti ognuno si sentirà libero di fare le scelte che più ritiene giuste per il rispetto che ha per i propri elettori e perla propria terra. 

E poi, e non ultimo, non abbiamo ancora capito su quali basi programmatiche si regge questo accordo, fino ad ora a Roma hanno parlato solo di poltrone. Non escludiamo in caso di forzature inammissibili la presentazione di un candidato Presidente sostenuto dalla nostra lista e da chi altri vogliano partecipare ad una battaglia di dignità contro Roma arrogante ed inconcludente.

Candido Socciarelli
membro del coordinamento regionale del Pdl

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