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Tribunale - Questa mattina la decisione nel corso dell'udienza preliminare
Sfruttamento della prostituzione, tutto rinviato al 10 febbraio
Viterbo - 3 febbraio 2010 - ore 12,55

Silvano D'Ascanio
- Sfruttamento della prostituzione, tutto rinviato al dieci febbraio.

E' stata un'udienza lampo quella di questa mattina nell'aula 5 del tribunale di Viterbo. Si sarebbe dovuto discutere del rinvio a giudizio degli indagati nell'ambito dell'operazione Love's House.

E invece il gup Salvatore Fanti ha rimandato tutto al 10 febbraio.

Un'eventualità che era stata messa in conto nel caso in cui, i difensori di alcuni degli indagati avessero avanzato richieste di riti alternativi.

E così è stato. Durante l'udienza, Giovanni Labbate, legale di una proprietaria delle case affittate per questa attività, ha chiesto e ottenuto il via libera al giudizio abbreviato condizionato all'ascolto di un testimone.

Il teste dovrebbe chiarire i rapporti che c'erano tra l'assistita di Labbate e l'imprenditore Alessio Dottarelli, titolare dell'agenzia Mediapoint, coinvolto nella vicenda.

Cinque indagati su dodici, tra cui Alessio Dottarelli, avevano scelto di patteggiare, cioè avevano richiesto un rito alternativo al dibattimento, concordando la pena con il pubblico ministero.

Roberto Massatani, avvocato di Daniele Califano, è invece in trattativa con il pm per discutere un eventuale patteggiamento.

Nessun rito alternativo, invece, per D'Ascanio. Il suo avvocato Marco Ricci fa sapere che anche nell'udienza del 10 non ci saranno richieste di riti alternativi, ma sarà un'udienza preliminare semplice.

Il 10 febbraio, quindi, sarà ascoltato il testimone e il pm Stefano D'arma illustrerà le sue richieste per poi andare a un'udienza successiva in cui ci saranno le discussioni e le repliche dei difensori.

Per gli indagati, l'accusa è di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione nell'ambito dell'operazione denominata Love's house, una delle più imponenti inchieste mai condotte a Viterbo in questo ambito.

L'operazione congiunta di carabinieri e squadra mobile, scattata il 29 gennaio 2007, portò all'arresto di D'Ascanio e di Califano. Pochi giorni dopo si costituì anche Dottarelli.

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