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Tarquinia - Le dichiarazioni del vicepresidente Renzo Bonelli
La riforma dell'Agraria si vede dai fatti
Viterbo - 3 febbraio 2010 - ore 16,15

- La terra di tutti i cittadini di Tarquinia gestita dall’Università Agraria di Tarquinia è stata aggiudicata ad utenti agricoltori fino all’ultimo metro e ciò nonostante la crisi e le preoccupazioni per il futuro.

"Grazie alle misure a sostegno dell’imprenditoria femminile - dichiara il vicepresidente dell’Università Agraria Renzo Bonelli - con oltre una trentina di posizioni soddisfatte in queste stagioni, a sostegno dei giovani imprenditori agricoli e all’attenzione alle richieste provenienti dal mondo agricolo attraverso un rapporto costante con i sindacati di categoria, si è riusciti ad aggiudicare i terreni in perfetta sintonia con il mondo agricolo cittadino, razionalizzando e programmando".

"Dai lotti di terreno in concessione pluriennale con durata sette anni – continua Bonelli – alle singole quote annuali, passando per le misure a sostegno della fida pascolo notevole l’impegno dell’amministrazione Antonelli che risulta costante e a tutto campo. Moltissimi i singoli imprenditori e le aziende che oggi possono godere dei terreni dell’Università Agraria, scardinato definitivamente un sistema che rendeva la terra di tutti ad appannaggio e disponibilità di pochi.

Risultati conseguiti anche con la difficoltà aggiuntiva di dover assegnare in tempi velocissimi e utili i terreni ex Monte Romano, e mentre qualcuno sui giornaletti locali di regime scriveva panzane, l’Università Agraria compiva un vero e proprio miracolo rispondendo alle esigenze di agricoltori veri".

"Ciò che può risultare banale all’Università Agraria prima dell’amministrazione Antonelli appariva fin troppo complesso – spiega Bonelli – oggi nessuno può vantare più di una concessione nominale nei confronti dell’Università Agraria e il numero dei beneficiari appare cresciuto in maniera esponenziale, tantissimi gli agricoltori che possono finalmente disporre della terra dell’Università Agraria e che prima avevano ingiustificati e insormontabili difficoltà, il tutto nel perfetto rispetto del regolamento sulla concessione delle terre.

Proprio sul regolamento si sofferma l’attenzione del viceresidente Bonelli "la riforma promessa dall'amministrazione Antonelli è nei fatti, la creazione dei lotti oltre ad aver portato nelle casse dell’Ente oltre 150mila in più rispetto al quinquennio precedente ha incontrato il favore degli imprenditori agricoli, peraltro senza gravare o sottrarre agli utenti i propri diritti e il legame sulle quote, una riforma senza traumi figlia di buon senso e programmazione".

"È tempo di mettere mano al regolamento sulla concessione delle terre – conclude Bonelli – anche attraverso l’equiparazioni delle diverse posizioni in essere, e favorendo la logica di accorpamenti funzionali che superino definitivamente il vecchio schema dei 2,7 ettari ormai incapace di generare reddito soddisfacente, la bozza definitiva è pronta al vaglio del consiglio di amministrazione".

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