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L’assessore Picchiarelli racconta il quarto viaggio della memoria con le scuole viterbesi
“Conoscere per evitare che si ripeta la Shoah”
Viterbo - 4 febbraio 2010 - ore 14,00

I ragazzi davanti all'ingresso del campo di concentramento di Auschwitz
Il gruppo davanti al muro delle fucilazioni
Giuseppe Picchiarelli e Mario Almerighi
- Da Viterbo ad Auschwitz. Concluso il viaggio della memoria in Polonia che la Provincia, per il quarto anno consecutivo, ha organizzato con le superiori.

A partecipare sono stati due studenti per ogni istituto, per un totale di 36 ragazzi, e sei insegnanti.

Li hanno accompagnati il presidente della Fondazione Sandro Pertini Mario Almerighi e l’assessore alle Pace Giuseppe Picchiarelli.

Partito il 28 gennaio, il gruppo è rientrato il 31. Tra gli appuntamenti di maggior rilievo, l’incontro ufficiale al Comune di Cracovia alla presenza delle autorità locali.

“Un incontro – spiega l’assessore Picchiarelli – che abbiamo voluto nell’ottica di una commemorazione condivisa e di una memoria storica come patrimonio da proteggere e tutelare”.

Subito dopo, studenti e insegnanti hanno visitato il quartiere ebraico della città. I ragazzi hanno anche avuto l’occasione di ammirare le miniere di sale.

Quindi, un’intera giornata per visitare i campi di concentramento di Auschwitz I e II (conosciuto come Birkenau).

“Auschwitz I – ricorda l’assessore – è dove i nazisti aprirono il primo campo per uomini e donne ed eseguirono i primi esperimenti con lo Zyklon B. Qui venne eseguita la maggior parte delle fucilazioni.

Il campo di Birkenau è invece il luogo dello sterminio di massa di ebrei, dissidenti politici, zingari, omosessuali, disarmante abili, testimoni di Geova.

Qui vennero trucidate oltre un milione di persone inermi. Nelle 300 baracche in legno che le tenevano prigioniere si è concretizzata la crudeltà dei nazisti contro il genere umano”.

“Di ritorno dalla visita dei campi di concentramento – aggiunge Picchiarelli – abbiamo organizzato un incontro con i ragazzi per riflettere su quanto visto.

Gli studenti hanno dimostrato di aver colto appieno lo spirito del viaggio: conoscere per non dimenticare ed evitare che orrori simili all’Olocausto possano ripetersi.

Credo che la visita al campo di concentramento di Auschwitz rimarrà impressa come uno dei momenti più formativi per questi giovani.”

“Il viaggio in Polonia che oramai organizziamo da quattro anni – dichiara ancora Picchiarelli – è uno dei progetti che credo meglio hanno qualificato la nostra attività di governo. L’obiettivo è sollecitare la riflessione sui temi della pace, della memoria e della solidarietà.

Il viaggio ha inoltre la pretesa di riprendere in considerazioni eventi trascorsi per capirne le cause e per ipotizzare una comune azione perché atti simili non vengano a ripetersi. E ovviamente non dobbiamo dimenticare il valore istruttivo che Auschwitz conserva e che i ragazzi non potranno far a meno di ricordare”.

“Desidero ringraziare di ritorno da questa esperienza indimenticabile – conclude - gli splendidi insegnanti che ci hanno accompagnato, lo straordinario presidente della Fondazione Pertini, Almerighi, ma soprattutto i magnifici ragazzi che ho avuto la fortuna di conoscere in questo percorso.

A tutti loro voglio tributare il mio personale e sentito ringraziamento perché è grazie loro che il domani sarà migliore”.

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