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Giulio Marini |
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Riceviamo e pubblichiamo - Autosospendendosi il coordinatore provinciale del Pdl Giulio Marini si è ricordato di essere un forzista.
Marini si è risvegliato dal torpore dato dalle illusioni di coloro che lo circondano, a questo proposito ricordiamo che il suo vice ha fatto battaglia sulla stampa per annullare i forzisti della Tuscia in tutti modi.
Ma veramente Marini quale coordinatore credeva che queste nomine (leggi: coordinamento Provinciale e nomine per il Consiglio) venissero accettate supinamente?
Esse spettano a chi deve votare, il quale è stanco di queste ingerenze venute dall'alto.
Visto il punto morto della situazione quale la scelta dei vari personaggi, (il presidente, il vicepresidente, assessori e candidati nei vari colleggi) noi ci aspettiamo il suffragio del voto popolare (primarie).
Questa espressione sarebbe vera democrazia liberale: “chi è eletto comanda”.
Non avendo interpellato i propri elettori sicuramente le varie nomine non saranno condivise dal nostro elettorato. Il nostro leader Silvio Berlusconi così ci ha insegnato che perfino per il nome del partito ha ascoltato l'elettorato.
Per costruire il Pdl, nei gazebi ci siamo stati noi e solo noi di FI ed ora non vorremmo farci comandare nel nostro partito da chi non solo non ha collaborato ma anzi ha deriso queste iniziative.
Nelle cariche provinciali si evince chiaramente dalle poltrone assegnate che quegli ex forzisti che hanno lavorato restano solamente le briciole.
Siamo pienamente d'accordo con Giulio Marini su un incontro chiarificatore a Roma e sull'eventuale lista autonoma di Forza Italia che non è morta, ma dentro di noi è viva e vitale.
Glauco Sugaroni, ex coordinatore di F.I. San Lorenzo Nuovo
Marilena Aime, presidente club della Libertà San Lorenzo Nuovo