Angelo Allegrini

Riceviamo e pubblichiamo - Pochi giorni fa, dopo frequenti scontri dialettici, il mio amico Beno Salvatori ha avuto modo di dire in una riunione pubblica che era, finalmente e più o meno, d'accordo con me.

Stavolta è il mio turno di essere d'accordo con lui e alzare la voce per lamentare che stavolta non ci sono più scusanti e che va fatta rapida chiarezza sulla vicenda del centro geriatrico Giovanni XXIII.

Se in passato infatti l'impostazione autoritaria del tempo di Marrazzo e del suo delfino Fichera poteva essere inquadrata in un profilo comunque negativo ma decisionista, oggi la gestione del vicepresidente Montino non consente alcuna giustificazione.

Cosa c'è dietro la pervicace volontà di non nominare mai in cinque anni nessun amministratore viterbese nel CdA dell'ex Ipab?

Perché la politica, sempre più debole a dispetto delle credenze comuni, cede ancora una volta il passo a poteri più forti? Chi decide e dove?

Queste domande, semplici ma chiare, io rivolgo oltre che a Montino, all'assessore Parroncini e al segretario regionale Mazzoli affinché qualcosa si possa smuovere. soprattutto affinché si possa escludere ogni tipo di dubbio sulla possibilità che ci sia chi pensa di far bottino sulla testa degli anziani viterbesi.

Angelo Allegrini
Segretario provinciale Pd di Viterbo