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L’assessore regionale ieri al convegno su “Il rilancio del distretto industriale di Civita Castellana”
"Investire sulle infrastrutture per superare la crisi"
Viterbo - 5 febbraio 2010 - ore 11,30

Giuseppe Parroncini e Gianluca Angelelli
- “Bisogna continuare a tenere alta l’asticella della qualità e a fare aggregazione perché da soli non si va da nessuna parte.

Ciò che compete è infatti un sistema, un territorio e tutto ciò che c’è dietro: una comunità orgogliosa di produrre ceramica, nella quale si identifica e viene identificata.

Spero dunque davvero che gli 8,5 milioni di euro che abbiamo messo a disposizione sui bandi Por servano a superare questo momento difficile”.

Lo ha detto l’assessore regionale agli Enti locali Giuseppe Parroncini, intervenuto ieri in occasione del convegno su “Il rilancio del distretto industriale di Civita Castellana”.

“La ceramica è sinonimo di questo comprensorio, non solo nel Lazio ma anche in Italia: basti pensare – ha spiegato Parroncini – che 26 delle 28 imprese finanziate sono di qui.

Ecco perché credo che la legge regionale sui distretti industriali, oltre a essere una grande opportunità, sia pienamente giustificata da Civita Castellana. Gli 8,5 milioni del bando Por (Piano operativo regionale) svilupperanno investimenti per quasi 25 milioni: significa che le nostre aziende ancora una volta hanno fatto la propria parte, rischiano, investono su azioni virtuose come ambiente e risparmio energetico”.

E anche in altri ambiti. “Occorre continuare a puntare su innovazione e qualità, alzando l’asticella in modo che in pochi siano in grado di saltarla. Così si proseguirà sulla strada dell’eccellenza, facendo aggregazione, come accaduto per il nostro bando sull’internazionalizzazione.

Vogliamo inoltre caratterizzare il centro ceramico come polo di innovazione e in questo senso è fondamentale il rapporto con l’Università della Tuscia, che ha garantito il proprio appoggio confermando qui a Civita Castellana una presenza sempre maggiore. Sarà dunque importante questo trasferimento di competenze”.

Parlando tra economisti, l’assessore Parroncini si è soffermato sulla crisi del ’29 negli Usa. “Che trovò una valida risposta nelle teorie di John Maynard Keynes, soprattutto sulla necessità di investire in infrastrutture.

Noi abbiamo cercato di farlo scegliendo Viterbo come sede del nuovo aeroporto, con la riapertura dei cantieri sulla trasversale Orte-Civitavecchia dopo 30 anni, mettendo a disposizione 320 milioni di euro sulla ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo.

Tutti ambiti in cui anche il governo dovrebbe fare la propria parte, compreso il distretto industriale. Come Regione Lazio crediamo di averla svolta in pieno, spero che il nostro lavoro contribuirà così ad uscire da questo momento difficile”.

All’iniziativa sono intervenuti Gianluca Angelelli, sindaco di Civita Castellana; Marco Mancini, rettore dell’Università della Tuscia; Antimo Verde, professore associato di Politica economica dell’Università della Tuscia; Giuseppe Garofalo, professore ordinario di Economia politica dell’Università della Tuscia; Alessandro Ruggieri, preside della facoltà di Economia dell’Università della Tuscia; Gianluca Lo Presti, direttore generale di Sviluppo Lazio; Domenico Merlani, presidente di Confindustria Viterbo; Ferindo Palombella, presidente della Camera di Commercioiterbo; Luigi Annesi, segretario generale della Filcea–Cgil; Giuseppe Crea, direttore di Federlazio Viterbo; Raffaella Cerica, direttore del Centro ceramica di Civita Castellana; moderatore: Carlo Clericetti de La Repubblica.

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