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Viterbo - Interviene il presidente della Camera di commercio Ferindo Palombella
“Il distretto ceramico punta su innovazione"
Viterbo - 5 febbraio 2010 - ore 16,00

- “Un Distretto che affronta la crisi, ma è vivo”. È quanto dichiarato dal presidente della Camera di commercio di Viterbo, Ferindo Palombella durante il convegno “Il rilancio del Distretto industriale di Civita Castellana”, organizzato ieri al Palace Hotel Relais Falisco dalla Regione Lazio, da Sviluppo Lazio e dall’Università degli Studi alla Tuscia.

“Negli ultimi anni il Polo ceramico ha compiuto una trasformazione copernicana portando la prevalenza della produzione della ceramica dalla stoviglieria all’arredo bagno.

Così come recentemente ha aperto ad altri soggetti imprenditoriali, non necessariamente di dimensione industriale, secondo la logica evolutiva che pone al centro lo sviluppo strategico.

Purtroppo la sua crescita è stata frenata perché rimasto a lungo orfano di infrastrutture viarie e immateriali e di risorse economiche adeguate per sfruttare al massimo le sinergie e definire politiche di sviluppo comuni, come il mancato contributo di venti milioni di euro che il Governo avrebbe dovuto erogare riconoscendo lo stato di crisi ha frenato lo sviluppo nel momento di maggior difficoltà”.

“Nonostante ciò le imprese del Distretto – ha aggiunto Palombella –stanno investendo su innovazione, design e qualità, fondamentali per intercettare nuovi bisogni di nuovi clienti, raggiungendo altri e più promettenti mercati esteri con confortanti risultati”.

In tale contesto si inserisce l’azione della Camera di commercio di Viterbo con le sue attività e servizi.

“Dal 2010 – indica Palombella – sono stati moltiplicati gli interventi per favorire l’internazionalizzazione attraverso la programmazione di diverse missioni imprenditoriali esplorative nei Paesi di maggior interesse, l’apertura dello Sportello provinciale Sprint Lazio, la Vetrina delle imprese su internet.

Ma il mio pallino rimane la realizzazione di un consorzio per l’export che potrebbe vedere protagoniste proprio le aziende del Distretto e non solo. Inoltre negli ultimi anni abbiamo elevato il livello di semplificazione delle procedure amministrative, considerando che secondo uno studio condotto da Unioncamere la burocrazia mediamente costa a ciascuna impresa circa mille euro al mese.

Ecco allora l’attivazione della posta elettronica certificata, del fascicolo elettronico, della Business Key, di Telemaco. Così come abbiamo svolto un lavoro capillare per la nascita nei Comuni della Tuscia dello Sportello Unico per le Attività Produttive, che offrono alle imprese un unico riferimento territoriale”.

“L’altra leva su cui stiamo insistendo è l’accesso al credito – sottolinea il presidente dell’Ente camerale - una necessità irrinunciabile per le aziende del Distretto, soprattutto in questa fase.

Lo scorso anno abbiamo portato a 500mila euro il plafond a disposizione dei Confidi, ai quali si è aggiunto il contributo di 100mila euro della Provincia di Viterbo. Per il 2010 vogliamo istituire un fondo di garanzia che vada a integrare le garanzie prestate dai Confidi alle imprese, con particolare attenzione a quei soggetti che presentano determinate caratteristiche (innovazione, imprenditoria femminile, qualità, ecc.).

Inoltre si sta pensando alla creazione di una vera e propria task force sul credito coordinata dalla Camera di Commercio, composta da rappresentanti di Confidi, istituti bancari ed esperti del settore”.

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