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Viterbo - Tenutasi dal 30 gennaio al 4 febbraio nella chiesa degli Almadiani
Grande affluenza di pubblico alla mostra sulle foibe
Viterbo - 5 febbraio 2010 - ore 17,15

- Ha riscosso un notevole successo di pubblico la mostra che si è svolta a Viterbo nella chiesa degli Almadiani dal 30 gennaio al 4 febbraio, dedicata al dramma delle foibe a all’esodo degli italiani dall’Istria, dalla Dalmazia e da Fiume.

Con questa mostra gli esuli istriani Nidia Cernecca e Gigi D’Agostini, hanno illustrato l’arte, la storia e la cultura di quelle terre e i drammatici avvenimenti che portarono all’esodo della popolazione di lingua italiana.

Inoltre, i due storici hanno raccontato l’orrenda fine che migliaia di italiani fecero per mano dei partigiani comunisti italiani e jugoslavi: tanti nostri connazionali subirono anni di prigionia nei gulag del maresciallo Tito, oppure fecero una fine orrenda, scaraventati ancora vivi nelle foibe, i profondi crepacci tipici di quel territorio.

La mostra era organizzata dall’associazione nazionale congiunti dei deportati italiani in Jugoslavia infoibati, scomparsi e uccisi e dalla Promogest e ha ricevuto il patrocinio della Provincia, del Comune di Viterbo e del Provveditorato agli Studi.

La mostra è stata visitata molti cittadini viterbesi e da un buon numero di studenti. Gli alunni, accompagnati dai loro professori, hanno potuto leggere su alcuni cartelloni la storia di quelle terre, un tempo italiane, e oggi facenti parte di altre nazioni sorte dalla disgregazione della ex-Jugoslavia.

A spiegare ai visitatori le sofferenze patite dagli italiani in quelle terre martoriate, sono stati Gigi D’Agostini, esule da Capodistria e ricercatore storico e la signora Nidia Cernecca, dirigente d’azienda in pensione e figlia di un italiano ucciso dai comunisti jugoslavi.

Sono stati loro a spiegare ai ragazzi le vicende che coinvolsero gli italiani, vittime innocenti di una pulizia etnica che anticipò quella attuata negli anni ’90 nella ex-jugoslavia.

Inoltre, grazie alla disponibilità del Generale Roberto Ranucci nuovo comandante della Scuola Marescialli e alla collaborazione del Colonnello Della Torre, i due storici hanno potuto tenere una lezione agli allievi nell’aula magna dell’istituto.

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