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Viterbo - Giuseppe Parroncini alla quinta assemblea elettiva della Cia
“Tutelare l’agricoltura è un dovere"
Viterbo - 6 febbraio 2010 - ore 15,15

Giuseppe Parroncini
- “Sono particolarmente felice di essere tra voi oggi in occasione di questo appuntamento, la Confederazione italiana agricoltori rappresenta una realtà storica, solida e radicata, il cui ruolo nel mondo agricolo rappresenta una risorsa di primaria importanza”.

Queste le parole dell’assessore Regionale agli Enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e ai rifiuti del Lazio Giuseppe Parroncini, intervenuto questa mattina, sabato 6 febbraio, alla sede viterbese della Cia in occasione della quinta assemblea elettiva.

“Credo sia giusto – ha spiegato in un passaggio del suo intervento l’assessore regionale Giuseppe Parroncini – riflettere sul ruolo dell’Unione Europea per quanto riguarda le politiche agricole.

Attualmente ammonta al 40 per ceno il budget europeo per l’agricoltura, sembra esserci la possibilità che questi stanziamenti subiscano una drastica diminuzione, io dico che a questa idea non possiamo che opporci.

L’agricoltura sta attraversando un momento quantomeno complesso ed è necessaria sicuramente una tutela delle produzioni del mediterraneo e un rigoroso controllo delle dinamiche di mercato, penso a nazioni che con interventi di sostegno diretto aiutano la produzione di merci che poi finiscono in concorrenza con i frutti delle nostre terre causando uno squilibrio nei prezzi che danneggia in maniera drammatica chi da sempre vive di agricoltura, le nocciole turche o il vino australiano rappresentano due esempi significativi.

Anche il Governo dovrebbe fare la propria parte – ha aggiunto Giuseppe Parroncini – serve maggiore attenzione, il ministro Zaia sembra però più interessato alle problematiche della sua regione che a quelle dei nostri territorio e questo è un lusso che non ci si può permettere.

Nonostante la crisi arrivano segnali di speranza, c’è voglia di investire e i Pif lo dimostrano, non si deve cedere alla tentazione di abbandonarsi alla rassegnazione ma tenere duro e stringere i denti.

La Regione Lazio in questi anni ha operato con attenzione alle problematiche agricole, l’obiettivo deve essere quello di far compiere uno sprint a questa economia, siamo storicamente bravi a produrre e cedere frutti della terra che altri trasformano e commercializzano, è fondamentale che i nostri territori diventino protagonisti dell’intero processo e la cessione dei beni Arsial alle aziende è un passo fondamentale in questo senso, ciò che non era mai stato fatto in trent’anni lo ha fatto la Regione Lazio innescando in meccanismo virtuoso che permette investimenti, crescita e sviluppo.

L’agricoltura è la nostra storia ma deve essere anche il nostro futuro, ciò che è stato per i nostri padri vogliamo possa essere per i nostri figli, l’importante – ha concluso Parroncini – è puntare sulla qualità dei prodotti, l’unica vera strada per sopravvivere alla concorrenza spietata”.


Di seguito pubblichiamo la nota ufficiale della Cia, dopo l'assemblea elettiva di questa mattina:

Si è svolta la quinta assemblea elettiva della Cia di Viterbo, nella sede in viale B. Buozzi si sono incontrati gli 87 delegati provenienti dall’intera provincia di Viterbo.

All’assise provinciale erano presenti diverse autorità che hanno ognuno di loro portato il contributo alla discussione della Confederazione.

Fra i presenti il presidente della Camera di commercio Ferindo Palombella, che ha incentrato il proprio discorso sull’importanza determinante dell’Agricoltura viterbese nel sistema economico e sociale della Tuscia inoltre ha lanciato la proposta di costituire i Consorzi di tutela a garanzia della tipicità di tutti i prodotti agraoalimentari della Tuscia.

Fra gli intervenuti anche il vicepresidente e assessore all’Agricoltura della Provincia di Viterbo, Mario Trapè, che ha rivendicato davanti agli imprenditori agricoli presenti l’attività svolta dal proprio assessorato in stretta collaborazione con le organizzazioni sindacali sempre rivolto all’interesse dell’impresa agricola.

Per ultimo l’assessore regionale Giuseppe Parroncini, anch’egli ha illustrato l’attività svolta dalla Regione Lazio ed in particolare l’importante attuazione del Piano di Sviluppo Rurale approvato dalla amministrazione regionale ed ha dichiarato che a breve verranno messi in pagamento i progetti del Psr approvati.

Fulcro della manifestazione la relazione introduttiva del vice presidente della Cia di Viterbo, Nazzareno Bianchi.

Nell’articolata relazione il vice presidente ha illustrato la situazione dell’economia nazionale, regionale provinciale soffermandosi sulla situazione dell’agricoltura che si trasforma quasi in tragedia infatti i dati Istat ci dicono di un calo dei redditi degli agricoltori pari a - 25,3 per cento rispetto al 2008, di un crollo dei prezzi alla produzione pari a - 13 per cento (sempre rispetto al 2008) e di un preoccupante aumento dei costi per remunerare i fattori produttivi e oneri contributivi e previdenziali pari al + 10 per cento.

Questi dati si ripetono da troppi anni e il governo centrale non mette tra le priorità una politica di sostegno e di rilancio dell’Agricoltura Italiana.

Nazzareno Bianchi inoltre ha fotografato lo stato esistente dell’agricoltura viterbese, che purtroppo non fa eccezione rispetto a quella nazionale, anzi ci sono settori produttivi destrutturati che impediscono il sollevamento reddituale degli imprenditori agricoli.

Fra gli interventi dei delegati si sono analizzate i vari settori produttivi, dalle nocciole all’ortofrutta della maremma alla situazione che ha colpito il settore dei seminativi cerealicoli e il problema della commercializzazione dell’olio extravergine di oliva che ormai ha raggiunto i livelli di guardia per il sostentamento delle aziende olivicole.

Nonostante la criticità, però, sia nella relazione introduttiva sia negli interventi degli imprenditori agricoli si è manifestata la volontà del dialogo tendente all’unità sindacale con le altre organizzazioni agricole e con gli altri soggetti della filiera nonché le istituzioni agricole per altro uno dei temi del documento finale approvato dall’Assemblea all’unanimità.

L’altro tema riguarda l’autoriforma della Cia che prevede una separazione dei ruoli all’interno dell’organizzazione fra la rappresentanza politica che spetterà all’agricoltore-socio e quella gestionale che invece sarà di un tecnico funzionario.

Insomma la Cia per rispondere alle problematiche globali decide di rilanciare il protagonismo degli Agricoltori quali soggetti imprescindibili del settore agroalimentare, quest’ultimo tra i più importanti dell’economia nazionale.

A concluso i lavori il Presidente regionale della Cia Alessandro Salvadori, che tra le altre cose ha invitato gli imprenditori agricoli a partecipare fattivamente alla prossima Assemblea Elettiva della Cia del Lazio che si terrà sabato 13 febbraio nella Cantina Fontana Candida di Monteporzio Catone in provincia di Roma.

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