- Castello di Torre Alfina di Luciano Gaucci, asta deserta.

Si è conclusa con un nulla di fatto l’asta per la vendita del castello di Torre Alfina di Acquapendente, in precedenza di proprietà di Luciano Gaucci.

L'immobile era di propietà dell'ex presidente del Perugia calcio e della Vterbese, prima attraverso la società immobiliare Agricola Torre Alfina e poi tramite l’Ac Perugia, società oggi fallita.

Si è svolta proprio ieri la prima udienza per la vendita all’incanto dell’immobile, che avrebba evuto un esito infruttuoso.

Di conseguenza la cessione è stato sospesa, in attesa di una decisione del giudice del tribunale di Perugia.

Già lo scorso anno c'era stato un tentativo di vendita del castello di Torre Alfina, con l’avvio di una procedura di vendita senza incanto, che si era esaurita in assenza di offerte. Nessun acquirente, infatti, aveva manifestato l’interesse entro la data indicata, cioè il 7 ottobre 2009.

Ieri, con l’avvio dell’asta con incanto, è partita la seconda fase dell’operazione, che prevede la cessione a partire da una base d’asta di 10,319 milioni di euro. Il ricavato della vendita pubblica servirà per pagare i debiti dovuti al fallimento del Perugia.

Il castello di Torre Alfina, costituito da 55 vani più vari giardini, era stato di proprietà di Luciano Gaucci che si era visto confiscare tutti i beni dopo il crac della squadra di calcio umbra nel 2005.

I Gaucci avevano poi patteggiato, ma, come aveva spiegato il curatore fallimentare, Carlo Moriconi, vi sono ancora contenziosi aperti con i creditori dell’Ac Perugia, relativi alle responsabilità degli ex amministratori nei confronti della società di calcio.