Giuseppe Parroncini

- Torna il campionato di monta tradizionale maremmana. La quarta edizione dell’evento è stata ufficialmente presentata ieri pomeriggio nella sala consiliare di Tuscania dinanzi ad un folto pubblico di atleti ed appassionati.

A presenziare l’iniziativa, accanto al presidente dell’associazione Tutela monta tradizionale maremmana, Narciso Baroni, al presidente nazionale dell’Anam (associazione nazionale allevatori maremmani), Ugo Marcocci, al presidente dell’Università Agraria di Tarquinia, Alessandro Antonelli e al sindaco di Tuscania Massimo Natali, l’assessore regionale agli enti locali, alle reti territoriali energetiche, portuali, aeroportuali e ai rifiuti, Giuseppe Parroncini.

“Ho scoperto da poco questo mondo – ha dichiarato Parroncini - ma gli impegni presi verso il settore sin da quando ero consigliere d’opposizione sono stati sempre rispettati.

La Regione Lazio ha investito su manifestazioni come ‘Nitriti di Primavera’, un appuntamento che negli anni è stato specializzato ed oggi ha una rilevanza nazionale. Questo campionato offre l’opportunità di partecipare ai più importanti eventi italiani, toccando varie regioni sino ad arrivare alla finale a “Fieracavalli” di Verona” dove migliaia di possibili utenti possono ammirare il cavallo maremmano”.

“L’associazione per la tutela della monta tradizionale maremmana – ha continuato l’assessore – ha trovato con questo campionato la strada giusta per far decollare il settore equestre e ridare un ruolo significativo al cavallo.

Con l’allevamento e l’addestramento del cavallo si recupera una storia millenaria, la tradizione in cui questo animale aiutava a vivere e a lavorare e si trasmette alle nuove generazioni, ma non solo, si riscopre anche il valore legato all’intrattenimento e al turismo equestre che può essere un traino importante per l’economia.

Tutto ciò che ruota intorno al mondo del cavallo, grazie a manifestazioni, corsi e gare, può contribuire a rilanciare l’economia in questo momento di crisi, purché non si dimentichi che un binomio inscindibile è proprio quello tra cavallo e territorio e quest’ultimo non deve mai essere rovinato”.