- Carnevale di Ronciglione, buona la prima.
Una festa di colore, musica, fantasia. Il Carnevale ronciglionese è tornato a riversare la sua allegria contagiosa per le strade del paese. Per la trecento decima volta.
Ieri, 7 febbraio, si è svolta la sfilata d’apertura, con la prima uscita del Corso di Gala. Il carosello di carri allegorici e maschere che percorrono le vie rinascimentali di Ronciglione, in un tragitto sempre identico: dal Palazzaccio a Montecavallo, da piazza della Nave a via Roma. Per poi arrivare al Monumento, dove i gruppi mascherati “rompono le righe” e si mischiano gli uni con gli altri. In una danza caotica e scatenata, che dura fino a tardi.
Anche ieri, erano in migliaia, dietro le corde, a godersi lo spettacolo. Il parcheggio sulla circonvallazione si era riempito di automobili e camper già sabato sera. Segno di una curiosità sempre viva nei confronti di questa manifestazione centenaria, che affonda le radici nelle più antiche tradizioni popolari. Ma non rinuncia mai all’originalità e all’eterna sfida tra motivi classici e originali.
Tra le maschere più innovative dell’edizione 2010, le Cocorite. Pappagalli rosso fuoco, che hanno sfilato accanto alle più tradizionali fatine, alle ballerine del Moulin Rouge e ai fiocchi di neve.
Nel corteo, aperto come ogni anno dalla banda cittadina Alceo Cantiani, anche conigli e reali d’Oriente, croupier e tirolesi, Zorro e consorte, King Kong e un treno lungo 20 metri, con tanto di due passeggere di 88 e novant'anni. Carnevalare doc.
Per poi chiudere con l’Ottava meraviglia del mondo e Dove si vola, la mascherata dei fans di Marco Mengoni, accompagnati dal carro dedicato al giovane vincitore di X-Factor. La vera sorpresa, per loro, è stata vedere il loro beniamino affacciarsi dalla finestra di un palazzo e lanciare loro baci dall’alto. L’ultimo saluto di Marco alla sua Ronciglione, prima di partire per Sanremo.
Alla fine, come vuole la tradizione, tutti in piazza della Nave a ballare il Sartarello. E domenica prossima si replica. Con Manuela Arcuri.