:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa


Montefiascone - Il sindaco Danti replica a Cimarello
"Nessun aumento delle indennità"
Viterbo - 9 febbraio 2010 - ore 20,40

Andrea Danti
Riceviamo e pubblichiamo - Caro Cimarello, nei giorni scorsi hai tappezzato Montefiascone di volantini nei quali affermavi falsamente che noi amministratori ci saremmo raddoppiati le indennità di carica.

Poiché con i numeri non si scherza, fornisco qualche dato:
Anno 2004 - Assessore ai Lavori Pubblici Luciano Cimarello - indennità mensile di carica (lorda) 711 euro.

Anno 2010 – Assessore ai Lavori Pubblici Massimo Paolini – indennità mensile di carica (lorda) 640 euro.

La matematica non è il mio forte, ma appare evidente che sei anni dopo l’attuale assessore percepisce una indennità inferiore del dieci per cento rispetto a quella che percepivi tu all’epoca.

Ciò in quanto, come già detto, la giunta Fumagalli, con delibera n. 5 del 13.01.2006 aveva provveduto a ridurre le indennità rispetto a quando Cimarello ricopriva l’incarico di assessore.

L’attuale amministrazione comunale, non ha aumentato alcunché e ha continuato ad applicare le stesse tariffe previste nel 2006.

Ciò nonostante la L. 266/2005 (finanziaria 2006), all’art. 1, comma 55, prevedesse espressamente la possibilità di aumentare tale indennità decorsi tre anni dalla data di entrata in vigore della stessa (e quindi dall’anno 2009).

La nostra giunta, consapevole delle difficoltà economiche in cui versa il Comune di Montefiascone ha, dunque, ritenuto di non aumentare le indennità di carica degli amministratori, benché legislativamente previsto.

Poiché Cimarello è stato smentito dai numeri e dai deliberati, nel comunicato del 09.02.2010 ha cambiato strategia e ha affermato che sia i dipendenti pubblici, sia gli imprenditori e i liberi professionisti dovrebbero percepire una indennità di carica pari al 50 per cento dell’intero.

Ma anche questo non è vero.
La Legge 265/99 ed il D.M. n. 119/2000 stabiliscono le indennità degli amministratori e prevedono una riduzione del 50 per cento in assenza di aspettativa.

La norma attribuisce, dunque, una facoltà di scelta ai pubblici dipendenti:
se si collocano in aspettativa ricevono una indennità pari al cento per cento; se mantengono il loro lavoro hanno diritto al 50 per cento dell’indennità.

Ogni altra interpretazione è fantasia pura e mistificazione della realtà.
Forse in Cimarello, nonostante gli sforzi tentati nel giugno ultimo scorso, affiorano ancora retaggi di vecchie ideologie mai sopite, secondo le quali chi svolge attività private e/o imprenditoriali è il male assoluto e, soprattutto, non è titolare di alcun diritto.

Voglio, poi, concludere affermando che né il sottoscritto, né la mia giunta accettano lezioni di economia da chi ha avuto (insieme ad altri) la responsabilità di 15 anni di mala - amministrazione del paese, lasciandolo in una situazione pre -fallimentare.

Tanto si doveva.

Andrea Danti
Sindaco di Montefiascone

Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564

Condividi