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Tarquinia - La spiaggia rischia di scomparire - Scrive Alessio Gambetti
"Le Saline sull'orlo del disastro ambientale"
Viterbo - 10 gennaio 2010 - ore 3,45

Le saline di Tarquinia
Riceviamo e pubblichiamo - No all’ennesima promessa.

E' il mio amaro monito, dopo le dichiarazioni dell’assessore all’Ambiente Filiberto Zaratti che il 4 gennaio ha dichiarato che i lavori di ripascimento della spiaggia saranno avviati per la fine di gennaio.

A preoccuparmi in merito alla progettazione sono anche le contrastanti dichiarazioni apparse sulla stampa il 5 gennaio 2010, in cui si legge che nei giorni scorsi l’Ardis ha passato alla protezione civile regionale la competenza del progetto e sarà la stessa a dover ora indire la gara d’appalto per portare a termine l’opera, procedura questa, si legge, ancora che rischia di far slittare i lavori di molti mesi.

Sui lavori di ripascimento dopo le stringate dichiarazioni dell’assessore Zaratti, chiedo al sindaco Mazzola e all’assessore Capitani con delega alla valorizzazione delle Saline, maggiori chiarimenti e rassicurazioni sulla situazione dei lavori, perché ora tutto questo silenzio da parte del sindaco e assessore?

Alle Saline si sta consumando un disastro ambientale. I tratti colpiti sono sette. Duramente colpita è anche la zona della spiaggia verso San Giorgio, dove la spiaggia è inesistente, mentre verso la foce di Levante sono concentrati i danni maggiori dove un muro della struttura è crollato, ed il mare è ormai entrato nel canale della riserva.

In tutta l’oasi ci sono circa 600 metri di recinzione crollata e centinaia di metri di arenile distrutta.

Le saline di Tarquinia sono un ecosistema di origine antropica, costruito dall’uomo, ed è necessaria una accurata manutenzione e salvaguardia maggiore che di altre riserve di origine tipicamente naturale.

I danni di questi giorni sono solo l’epilogo di un lungo e inesorabile fenomeno erosivo che da tempo è sotto gli occhi di tutti e specie delle istituzioni locali e regionali. Mi domando, tutto questo poteva essere evitato?

Il tutto era stato previsto in un programma di interventi attuativi e programmatici, iniziati già dal 19 giugno 2007, con la delibera n. 447 in cui si riporta il Secondo accordo integrativo all’Accordo di programma Quadro Apq5 in oggetto il ripascimento della costa laziale a difesa dall’erosione, tra cui erano previste opere per Tarquinia presso il sito della riserva naturale delle Saline pari a 2,4 milioni di euro, ma ad oggi, nulla è stato fatto.

Dal lontano 6 luglio 2007 da parte del sindaco Mazzola ogni qualvolta si presentava una segnalazione sullo stato della spiaggia delle Saline, sue dichiarazioni non facevano nient’altro che stabilire date e periodi di inizio lavori, ma il tutto si è sempre concretizzato in un nulla di fatto.

Mi preoccupa il silenzio sia del sindaco che dell’assessore alla valorizzazione delle Saline, in merito alla disastrosa situazione presso il sito.

Troppo immobilismo e inerzia da parte dell’amministrazione Mazzola, le Saline sono il fiore all’occhiello della città di Tarquinia, serve invece un impegno più attivo e rappresentativo volto alla difesa, tutela e importante alla valorizzazione di questo sito naturale unico nella Regione Lazio.

Alessio Gambetti
Residente Borgo delle Saline

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