Tale modo di fare politica è stata una costante nella precedente amministrazione ed ha prodotto un risultato negativo per l’opposizione la quale non cambia modo di fare politica molto probabilmente per mancanza di idee e capacità progettuali.

In un manifesto affisso domenica scorsa dalla minoranza si parla dello spostamento del pozzo in località San Bernardo, affrontato nell’ultimo consiglio comunale e come al solito si domandano in maniera tendenziosa “A chi giova?”

Lo spostamento del pozzo è stato richiesto dalla Regione Lazio, assessorato alla Tutela Ambientale perché collocato in prossimità della zona 167 e di altre abitazioni sin dal 2006, anno in cui è stata avanzata la richiesta del relativo parere per l’approvazione della variante al Piano regolatore generale.

La minoranza consiliare sa che la politica della Regione Lazio è quella di richiedere lo spostamento dei pozzi situati in prossimità dei centri abitati, pena il mancato rilascio del relativo parere. Ora il pozzo situato in località San Bernardo si trova a pochi metri dalle abitazioni e quindi la richiesta della Regione Lazio è più che ovvia.

La decisione di spostare il pozzo per questo, già era stata assunta nella precedente amministrazione con un apposito atto della giunta comunale e fu dato un incarico ad un geologo di individuare un nuovo sito, che non è in località il Cerro come riportato nel manifesto.

Il relativo costo non sarà a carico del Comune, ma di chi dovrà eseguire le costruzioni in quell’area, nell’ambito di un piano quadro che riguarda tutte le infrastrutture della nuova zona di espansione in località il Concio.

Quindi tutte le insinuazioni non hanno alcun fondamento, ma d’altronde in presenza di una minoranza che non intende assumere alcun ruolo nel governo del paese ed incapace di avanzare proposte concrete non rimane altro che limitarsi solo alle solite insinuazioni. Il risultato del loro modo di fare è già noto.

La maggioranza consiliare