Riceviamo e pubblichiamo - In merito all’episodio dello scorso sabato notte, quando 3 bombe molotov sono state fatte esplodere in via F. Baracca all’esterno della nota pizzeria di proprietà di un nostro associato dove, al momento dell’esplosione, si trovavano numerosi giovani, teniamo a fare chiarezza sulle ipotesi e congetture avanzate dalla stampa locale che associavano l’avvenimento alla possibilità di un atto intimidatorio causato dall’invidia per la fiorente attività dell’imprenditore o addirittura dalla richiesta del “pizzo”.
E’ opportuno chiarire che, a tutt’oggi, questura e carabinieri non hanno avanzato alcuna ipotesi di atto intimidatorio ma piuttosto quella di un atto vandalico legato a motivi di natura personale tra alcuni giovani della città. Nessun coinvolgimento, ne legame, tra l’esplosione delle tre bombe e l’attività della pizzeria il cui proprietario ribadisce di operare nel pieno rispetto della legge e delle regolamentazioni in materia e si dissocia da tali episodi, purtroppo sempre più frequenti tra i nostri giovani.
Ricordiamo come, per quanto possiamo constatare personalmente, i nostri associati non siano mai stati vittime di alcuna richiesta di “pizzo”: questo a testimoniare la “salute” del settore commerciale nella Provincia di Viterbo. Da parte dell’Ascom Confcommercio di Viterbo e del presidente della Fipe Provinciale, Antonia Biritognolo, va il massimo sostegno all’imprenditore tirato in ballo suo malgrado nella spiacevole vicenda.
Ascom di Viterbo