:::::    
Logo TusciaWeb
Archivi | Mailing | Contatti | Primo | Provincia | Civitavecchia | Lazio | Sport | Flash | Forum |Dossier | TusciawebTV | Velina | Nonsololibri
Tutto casa


Maltempo - Provincia - Gli assessori Rizzello e Piazzai fanno il punto della situazione, insieme alle associazioni degli agricoltori
Deliberato lo stato d’emergenza per tutto il territorio
di Stefania Moretti
Viterbo - 12 gennaio 2010 - ore 16,00

Gli assessori provinciali all'Ambiente e ai Lavori pubblici Tolmino Piazzai e Antonio Rizzello
L'assessore Rizzello
L'assessore Piazzai
Franco Rosati della Camera di cammercio
Gabriel Battistelli, presidente della Coldiretti
Daniele Ciorba, vicedirettore della Confagricoltura
Valerio Marini, rappresentante della Cia
- Maltempo, deliberato lo stato di emergenza.

La Provincia corre ai ripari. Dopo l'esondazione del Tevere, del Fiora e del Marta e la tromba d'aria che ha devastato Orte e Civita Castellana, a Palazzo Gentili si contano i danni.

“Una vera e propria stima – spiega l'assessore ai Lavori pubblici Antonio Rizzello in conferenza stampa – la faremo soltanto con i Comuni e le associazioni degli agricoltori.

Chiederemo alle amministrazioni comunali di quantificare i danni e di comunicarceli. Dopodiché invieremo un'unica richiesta di stato di calamità alla Regione. Perché per sistemare la situazione servirà almeno un milione di euro. E la Provincia, da sola, non può farcela”.

La giunta provinciale, ieri pomeriggio, ha deliberato lo stato di emergenza per tutto il Viterbese. I più colpiti dall'ondata di maltempo sono stati Acquapendente, Civita Castellana e Montalto di Castro. Ma le forti piogge della scorsa settimana hanno messo in ginocchio l'intera provincia.

A cominciare dall'agricoltura, come denuncia il presidente della Coldiretti Battistelli. Per il solo straripamento del Fiora, sono finiti sott'acqua 1800 ettari di terreni seminati. Una sciagura che è solo la prima della lunga lista stilata da Battistelli e dagli altri rappresentanti delle associazioni agricole presenti alla conferenza, Valerio Marini, rappresentante della Cia, e Daniele Ciorba, vicedirettore della Confagricoltura. Insieme a loro, anche Franco Rosati, della Camera di commercio.

Per non parlare della rete stradale del Viterbese, ridotta a una groviera.

“Su questo versante – continua Rizzello – avevamo già stanziato tre milioni di euro per la manutenzione ordinaria e 200mila euro per buche e voragini. A questi fondi, verranno aggiunti altri 200mila euro per interventi su strade particolarmente danneggiate, come la Cassia Cimina, la Faleriense e la Castrense. Quest'ultima è una strada regionale. Ma si trova in un tale stato di degrado da non poter aspettare i tempi della Regione. Dobbiamo intervenire noi”.

E a proposito di interventi, gli assessori Rizzello e Piazzai sono molto chiari. La Provincia farà la sua parte, ma nel limite delle sue possibilità. Con le risorse di Palazzo Gentili i danni si tamponano, si circoscrivono. Ma non si risolvono definitivamente. Specie quando ci si trova di fronte al fatto compiuto.

“I problemi sono due – dice l'assessore provinciale all'Ambiente Tolmino Piazzai -. La scarsa attenzione per la manutenzione e l'insufficienza delle risorse. E' sempre meglio prevenire che curare. Ma la prevenzione ha i suoi costi. E la Provincia non può permetterseli. E' qui che dovrebbe scendere in campo la Regione”.

E dalla Pisana qualche segnale di vita arriva. “Abbiamo ricevuto risposte positive per il Marta – afferma Rizzello -. Anche il governo si è interessato. Bertolaso stesso ha detto che è ora di invertire il sistema. Non basta più intervenire d'urgenza. O si investe annualmente nella prevenzione, o continueremo ad arrivare in ritardo nel fronteggiare le emergenze”.

Come sempre è successo, in questo ultimi anni. Con lo straripamento del Tevere nel 2008, che ha richiesto una spesa di 8 milioni. Con la tromba d'aria del 2007. Con l''ulteriore esondazione nel 2005. Per i quali è sempre stata adottata la "terapia d'urto" e mai la strategia della prevenzione.

“Chiederemo alla regione di istituire un capitolo di spesa – conclude Rizzello -, per far fronte a eventi del genere, in modo da avere risorse sicure da destinare alla salvaguardia del nostro territorio. A prescindere dall'emergenza”.

Copyright 2010 TusciaWeb - Chi siamo - pi: 01829050564

Condividi