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Prometteva lavoro in una ditta inesistente, in manette.
Deve rispondere dell'accusa di truffa D.C., il 37enne originario della provincia di Roma, arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri di Tarquinia.
Secondo le indagini dei militari, l'uomo avrebbe promesso lavoro in un'azienda del nord Italia. Azienda che è poi risultata inesistente.
Ai disoccupati che "abboccavano", spinti da necessità economiche, il 37enne chiedeva 60 euro e una copia della carta di identità. In cambio avrebbe provveduto a far pervenire ai vertici della ditta i documenti e le credenziali degli aspiranti dipendenti.
I carabinieri di Tarquinia sono arrivati a lui attraverso la segnalazione di un giovane del posto. Ma il ragazzo, non sarebbe stato l'unica vittima del raggiro di D.C.. Nella trappola sarebbero cadute almeno altre 30 persone. Il che significa che l'inganno aveva fruttato all'uomo almeno 1800 euro.
L'arresto è avvenuto con la complicità di una delle vittime della truffa, incontratasi con D.C. sotto gli occhi dei carabinieri, appostati nelle vicinanze.
Al momento della consegna dei soldi, i militari sono usciti allo scoperto, bloccando il 37enne e portandolo in caserma.
Dopo le formalità di rito, D.C. è stato arrestato per truffa e portato al carcere di Civitavecchia. Qui si trova tuttora, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
