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L'angolo della psicologia
Endorfine, molecole prodigiose
di Angelo Russo
Viterbo - 13 gennaio 2009 - ore 3,30

Angelo Russo
- Il paesaggio che appare agli occhi è davvero sorprendente: le linee dei monti, lontani all’orizzonte, intersecandosi su diversi piani, evidenziano un’affascinante prospettiva cromatica.

Il lontano, statico, scenario diventa gradevole cornice allo sterminato prato verde che, animato da un brulichio vitale, riempie lo sguardo e l’anima alla persona che guarda e che, estasiata da un insolito benessere, chiudendo gli occhi fa un respiro profondo; quasi a voler immettere dentro di sé tutta la bellezza di quel momento.

Ormai è da qualche anno che gioco a tennis, anche se il mio amico Gianluca dice che sono una “schiappa”, “e te credo” lui è un bravissimo giocatore ed è stato pure classificato, dopo una partita avverto sempre una sensazione di sana spossatezza intrisa ad un profondo star bene.

Un ragazzo cade dalla moto, nel provare a rialzarsi si accorge, senza avvertire alcun dolore, che la gamba sinistra non regge. In una frazione di secondo si rende conto che una parte dell’osso fratturato è uscito dalla pelle. Nonostante ciò il dolore e l’ansia arrivano soltanto più tardi, all’uscita del pronto soccorso. Per oltre un’ora è stato protetto da una misteriosa sospensione fisiologica dal dolore.

Questi fatti, fino a pochi anni fa sorprendenti, oggi hanno una spiegazione scientifica. Dagli anni settanta sappiamo che il nostro cervello è capace di produrre, in alcune circostanze, delle sostanze chimiche simili all’oppio e alla morfina, queste provocano gli stessi effetti degli oppiacei sia sul dolore che sul benessere: le endorfine.

Queste molecole, essendo sostanze endogene, prodotte dall’organismo, non hanno le nefaste controindicazioni, o effetti collaterali delle droghe, creano solo benefici. Anche nella gravidanza e nel parto sembra che queste sostanze abbiano un ruolo importante nel contrastare lo stress fisico. L’attività delle endorfine cresce progressivamente durante il parto a protezione del dolore.

Anche se non è ancora chiaro in tutti i suoi aspetti, il ruolo ed il funzionamento delle endorfine nel nostro organismo è stato localizzato in vari punti del sistema nervoso: nella sostanza gelatinosa del midollo spinale, nella porzione mediana del talamo e nell’area grigia periacquale. La stimolazione elettrica di questa minuscola zona ha consentito ai ricercatori di verificare l’emissione di questa sostanza con effetti sulla desensibilizzazione del dolore, sull’appetito, sulla sessualità e sulle emozioni.

Sarebbe davvero prodigioso trovare un metodo più semplice e più alla portata della stimolazione elettrica per attivare questi analgesici prodotti dal cervello. In questa direzione vanno gli studi recenti che hanno evidenziato una stretta correlazione tra le endorfine e lo stato d’animo positivo che si può sperimentare sia con l’esercizio fisico, ginnastica e sport in genere, che con eventi o immagini particolari che suscitano le nostre emozioni (il paesaggio descritto all’inizio per fare un esempio) ma anche tutte quelle situazioni che sono antagoniste dello stress. Sembra che perfino essere altruisti possa attivare le endorfine con il conseguente stato di benessere.

E’ anche possibile attivare queste prodigiose sostanze con alcuni stati alterati di coscienza come l’ipnosi o il training autogeno, attraverso la visualizzazione immaginifica di scene della natura che piacciano o altre che, comunque, infondano calma e benessere. Le endorfine hanno un ruolo così fondamentale nel normale funzionamento fisiologico che è possibile sperimentarle anche attraverso semplici gesti quotidiani come ascoltare musica, ridere, o guardare due gattini che giocano tra loro o, nel caso del dolore, schiacciarsi un dito tra il tavolo e un cassetto.

Appare evidente di come la parte fisiologica sia in stretta correlazione con quella emozionale. La morale di queste riflessioni potrebbe essere questa: perché andare a cercare altrove ciò che abbiamo già dentro di noi?
Per dirla alla Paolo Coelho, il grande autore Brasiliano, : “Ascolta il tuo cuore. Esso conosce tutte le cose.” (Dall’Alchimista)

Angelo Russo

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