Riceviamo e pubblichiamo - Questa organizzazione sindacale Cisl Funzione pubblica di Viterbo esprime grande preoccupazione per il rinvio del processo di stabilizzazione del precariato nelle aziende sanitarie locali della Regione Lazio per quanto riguarda il comparto e la dirigenza.
Una nota dell’11 gennaio, a firma del commissario ad acta Guzzanti ed indirizzata al vicepresidente Montino, congela di fatto ogni stabilizzazione prevista nei protocolli sottoscritti tra Regione Lazio e organizzazioni sindacalie, conseguentemente, gli accordi previsti a livello aziendale.
Il processo di stabilizzazione viene rimandato al momento in cui troverà attuazione la nuova rete ospedaliera che ridisegnerà la sanità laziale, producendo accorpamenti e riconversioni in base ai parametri del piano sanitario regionale 2010-2012 approvato con delibera n. 87 del 18.12.2009 dallo stesso commissario Guzzanti.
Altro vincolo viene riferito alla ridefinizione delle dotazioni organiche conseguente al patto per la salute e alla legge finanziaria 2010.
Per quanto ci riguarda, sarebbe interessante conoscere in clima elettorale le varie posizioni politiche al riguardo, considerato che i servizi sanitari attualmente erogati dalla nostra Ausl coinvolgono anche personale a tempo determinato ai sensi del D.Lgs. 368/2001, nonché personale con contratti co.co.co. con un costo già consolidato.
E’ inoltre incomprensibile come non si dia avvio ad internalizzare servizi attualmente erogati attraverso l’affidamento di appalti a cooperative e agenzie interinali che, con l’internalizzazione dei lavoratori addetti, potrebbe produrre un sicuro risparmio di spesa attraverso la gestione diretta.
Da non sottovalutare la necessità di salvaguardare il patrimonio di professionalità acquisito dai dipendenti interessati ed il corrispondente knowhow.
Roberto Chiodo
segretario aziendale Cisl Fp
Mario Malerba
segretario generale Cisl Fp
