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Ronciglione - L'adesione alla società per la gestione dell'acqua ha comportato troppi costi e nessun beneficio
Il Comune dice basta alla Talete
Viterbo - 14 gennaio 2010 - ore 16,30

Riceviamo e pubblichiamo - Il comune di Ronciglione dice basta al servizio pubblico Talete, società individuata a suo tempo dall’Ato 1 Viterbo Nord come soggetto gestore unico del servizio idrico integrato.

Dopo i numerosi ed infruttuosi incontri svoltisi nel corso degli anni e soprattutto a seguito dei due tenutosi mercoledì 13 gennaio l’uno presso la sede viterbese della Talete e l’altro presso l’amministrazione provinciale ai quali hanno partecipato il sindaco Massimo Sangiorgi, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale Pino Cruciani ed il vicesindaco Cecilia Marzoli, si è riscontrato un ulteriore ed ingiustificato rinvio alla presa in carico del servizio idrico integrato motivato dalla fantomatica presenza dell’alga “plankothrix rubescens”, comunemente detta alga rossa, nelle acque del lago di Vico.

Nella riunione avutosi in provincia, non è ancora stato stabilito quale ente dovrà analizzare e certificare l’eventuale presenza dell’alga. Tra il personale dell’istituto superiore della Sanità, dell’assessore provinciale all’ambiente Tolmino Piazzai, dell’ingegner Giancarlo Daniele dell’Ato, della dottoressa Topi dell’Arpa Lazio e della dottoressa Forte della Asl, è stato un continuo rimbalzo per stabilire a chi spetti la competenza all’analisi e certificazione dell’eventuale presenza dell’alga tossica nelle acque del lago di Vico.

Dopo due ore di riunione, a quanto riportato dagli amministratori comunali e del tecnico di Ronciglione, è emerso che la competenza delle analisi dovrebbe essere dell’Arpa.

Il primo passo per analizzare le acque sarà quello di far seguire al personale incaricato un corso di formazione presso l’istituto superiore della Sanità; poi si dovrà provvedere all’acquisto, presso l’istituto stesso, dei kit per eseguire le analisi.

Il problema, come affermato dal dirigente dell’Arpa dottoressa Topi, è che mancano i fondi tanto per il corso che per l’acquisto dei kit. Perdurando tale incomprensibile situazione e per non pregiudicare le prerogative del comune di Ronciglione in ordine al perfetto funzionamento del servizio idrico nel suo complesso, l’amministrazione comunale ritiene utile proporre al consiglio comunale l’uscita dalla società pubblica, l’adesione alla quale è costata ad oggi centinaia di migliaia di euro alle casse comunali senza peraltro portare alcun beneficio.

Comune di Ronciglione

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